Intervista al Roma Club Bergamo “XII Legio Cisalpina”

Questa sera alle ore 20:45 allo “Stadio Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo l’A.S Roma disputerà la prima delle ultime 3 partite del campionato in corso. Mister Ranieri, non a torto, le ha definite 3 finali e a mio parere questa, almeno sulla carta, è quella più complicata.

Per l’occasione abbiamo avuto il piacere di intervistare Andrea Palermo; presidente del RC Bergamo XII Legio Cisalpina, che ringraziamo per la sua immediata disponibilità.

Ciao Andrea, siamo giunti alla terz’ultima giornata e la Roma contende la quarta posizione a Juventus, Lazio e Bologna. Avresti mai immaginato 6 mesi fa, mentre la Roma annaspava tra le ultime posizioni, che saremmo venuti a Bergamo con l’obbiettivo Champions League?

Un inizio di campionato così deludente non lo ricordo nella mia lunga esperienza da tifoso romanista, Ranieri ha rimesso in carreggiata la squadra dandoci questa speranza. La Roma è da troppo tempo che manca dalla Champions e bisogna tornarci prima possibile.

Comunque vada questa stagione; cosa pensi che il presidente debba fare per rendere veramente competitiva la squadra levandola dalla “Aurea Mediocritas” del sesto posto?

Alla presidenza chiedo di trovare persone competenti nei ruoli decisionali, i Friedkin hanno comunque speso fior di milioni per la scorsa campagna acquisti. Terrei ovviamente Claudio Ranieri in qualche ruolo dirigenziale perchè ha una lunga esperienza: conosce la città, i tifosi e come va il gioco del calcio, sarebbe utilissimo per sceglier l’allenatore adatto in una piazza difficile come quella capitolina.

A rendere più ardua l’impresa della Roma di domani sarà anche l’assenza dei tifosi al seguito. Voi andrete comunque allo stadio e cosa ne pensate di questo decreto scellerato che vieta le trasferte a tutti dando l’idea di “giustizia sommaria”?

A questa ordinanza noi siamo contrari, la notizia che vieta le trasferte a tutti è stata una grande delusione per noi. Non riusciamo a capire perchè un intera tifoseria deve pagare i comportamenti scriteriati di poche decine di esagitati. Io sono contrarissimo alle punizioni collettive: si devono individuano i responsabili ma sappiamo che questo è più difficile.

Ma addentriamoci nel RC BERGAMO “XII Legio Cisalpina”; raccontaci la vostra storia e come vi siete evoluti aggregandovi per condividere la passione per i colori giallorossi. Inoltre a chi è venuta l’idea di chiamarvi come le gloriose legioni romane che difesero i colori di Roma dai confini dell’Asia fino alla Britannia?

Noi siamo un R.C affiliato all’AIRC dal 2 Settembre 2015, in precedenza avevamo una pagina FB di romanisti in Nord Italia, poi dalla conoscenza virtuale siamo passati a quella personale; andavamo assieme a vedere le partite e in 2 anni il gruppo è cresciuto considerevolmente. Il nome “XII Legio” ricorda proprio la legione romana di stanza in Lombardia che in epoca romana rappresentava un punto strategico non indifferente per passare le Alpi in direzione della Gallia transalpina.

Avete una sede fissa per riunirvi, vedere le partite, fare delle cene od organizzare delle iniziative sociali nel quartiere o in città?

Abbiamo la sede nell’associazione “Disabili Bergamaschi”, il presidente di questa associazione, romano e romanista, Claudio Tombolini, nel momento della ristrutturazione dell’edificio ci ha proposto di usare gli spazi come sede del nostro RC. Qui seguiamo tutte le partite della Roma ma siamo impegnati in iniziative sociali in tutto il territorio: facciamo ogni anno una donazione per la Mensa dei Poveri o il centro diurno per disabili o patronati che si occupano degli immigrati in difficoltà.

Da dove provengono i vostri associati? State coltivando le nuove leve giallorosse? Ci sono anche romani che vivono in Lombardia e a Bergamo magari per ragioni di lavoro?

Il Club conta 175 iscritti, molti sono romani come me, la maggior parte degli iscritti sono bergamaschi, inizialmente fui sorpreso di quanti lombardi seguivano la Roma ma ormai tra di noi non c’è alcuna differenza di provenienza: siamo tutti una grande famiglia giallorossa. Oggi siamo un punto di riferimento per molti tifosi romanisti che ci vengono a trovare per vedere le partite assieme o solo per venirci a salutare.

Divieti permettendo da Bergamo potete raggiungere facilmente molti stadi di Serie A. Come vi organizzate per le trasferte? Vi coordinate anche con altri RC limitrofi e riuscite a seguire la “Maggica” in Europa e all’Olimpico?

Le trasferte nel Nord e Centro Italia le facciamo quasi tutte, ci organizziamo con le automobili, mentre per le trasferte più lontane, comprese quelle allo Stadio Olimpico, ci coordiniamo con gli altri Club limitrofi come Brescia, Verona e con il Cdlvi Parma, con questi ultimi che sono lungo la strada per andare a Roma organizziamo anche mini van per raggiungere l’Olimpico assieme.

Come sono i rapporti con gli abitanti di Bergamo e cosa pensano del vostro RC e dei tifosi romanisti in genere?

Inizialmente, come RC, abbiamo avuto qualche difficoltà con gli Ultras bergamaschi, poi con il passare del tempo hanno imparato a conoscerci; il nostro club è molto impegnato nelle iniziative sociali e per questo la loro considerazione verso di noi è cambiata in meglio. Il tifoso romanista come di altre squadre non è ben visto perchè qui si tifa Atalanta.

Che tu sappia ci sono altri Clubs di squadre italiane in città?

Da quello che sappiamo in città esiste un Club del Milan e un Club dell’Inter e poi ci siamo noi.

Sappiamo tutti che la tifoseria bergamasca è molto “calorosa”. Come si vive in città il derby con il Brescia e che differenza sostanziale, secondo te, c’è con il derby capitolino?

Il derby con il Brescia, anche se non si disputa da molti anni ormai, viene vissuto con lo stesso trasporto che viviamo noi il derby con la Lazio.

La società bergamasca può essere presa d’esempio da molte squadre europee, tu che cosa apprezzi della gestione societaria e quali “segreti” la Roma potrebbe carpire agli Orobici per migliorarsi ulteriormente?

L’Atalanta ha un organizzazione societaria funzionale ed efficace, ma mi rendo conto che è una “struttura” che può funzionare alla perfezione in una città piccola come Bergamo. Non so se questo modello sia facilmente esportabile in una città come Roma dove le contestazioni sono molto frequenti cosa che a Bergamo non succede mai e quindi la società, anche sbagliando, può lavorare con maggiore serenità senza il fiato sul collo di tifosi e della carta stampata.

Per finire, da te vorremmo sapere come, quando e perchè sei diventato tifoso romanista

Io sono romano, trapiantato a Bergamo da 35 anni, quando vi approdai ero già romanista e poi qui ho ritrovato altri tifosi con cui condividere la passione giallorossa.

Riccardo Rizzo – Roma Club Florida