Intervista al Roma Club Treviso

In occasione della partita Venezia Roma abbiamo intervistato Jacopo presidente del Roma Club Treviso, alla quale va un ringraziamento per averci concesso questa intervista.

Qual’è stata la scintilla che ha fatto scaturire l’idea di fondare il Club, come e quando l’avete avuta, quanti eravate alle origini e quanti siete attualmente?

Buongiorno a te Riccardo e grazie per la possibilità di far conoscere il nostro club.

L’idea di fondare il club a Treviso nasce nel 2001 dopo la vittoria dell’ultimo scudetto da parte di 4 o 5 tifosi trasferiti al nord tra cui Sandro, il nostro storico presidente che a parte una pausa di 4 anni ha gestito egregiamente il club dalla sua fondazione sino all’ottobre scorso quando mi ha passato il testimone.

Nel primo anno sono riusciti a riunire oltre un centinaio di tifosi.

Poi negli anni il numero si è attestato intorno ai 70 soci. Attualmente stanno arrivando nuove adesioni e siamo arrivati a circa 80. Se finalmente la squadra tornasse ad essere davvero competitiva speriamo di superare nuovamente la tripla cifra.

Qual’è la provenienza dei vostri associati, ci sono molti romani?

I nostri soci attualmente sono per circa un terzo romani trasferiti al nord per lavoro, il resto è prevalentemente veneto, ma ci sono anche veneti di cosidetta “seconda generazione”. Io ad esempio sono nato in provincia di Belluno ma i miei genitori sono entrambi romani. 

Avete trovato un posto dove riunirvi che possa ospitare la “comunità” romanista per vedere assieme le partite e magari organizzare attività extra calcistiche coinvolgendo i cittadini di Treviso?

Il club ha avuto sin dai suoi primi anni di vita sino a circa 6/7 anni fa la propria sede in un locale alle porte di Treviso dove avevamo una grande sala a nostro esclusivo uso. Poi il locale ha chiuso e da allora siamo diventati un po’ itineranti.

Attualmente ci troviamo a vedere le partite in un locale a Preganziol e in alcune occasioni quando le partite con i “calendari moderni” sono fissate in giorni o orari di chiusura abbiamo trovato una soluzione alternativa poco distante.

Quanto alle attività extra calcistiche lo scorso dicembre, per il secondo anno consecutivo, abbiamo organizzato il nostro pranzo di Natale presso Fattibillimo che è una APS (Associazione di Promozione Sociale) con sede a Mogliano Veneto che accoglie bambini e ragazzi con difficoltà coinvolgendoli in attività ricreative e finalizzate a favorirne l’integrazione sociale.

Che idea si sono fatti i trevigiani dei tifosi romanisti e che rapporti avete con loro?

Non ci sono particolari problemi qui a Treviso nel tifare Roma, se non i classici sfottò quando perdiamo con le squadre strisciate.

Tutto resta sempre nell’ambito scherzoso.

Ci sono Club di tifosi di altre squadre italiane in città che voi sapete?

In provincia di Treviso è pieno zeppo di club di Juve, Milan e Inter. Non so se ce ne siano di altre squadre meno tipiche del nord, forse uno del Napoli.

Avete la fortuna di vivere in una città che oltre ad essere famosa per la sua bellezza e per la vivibilità è vicino a molte altre città in cui le squadre militano in Serie A. Seguite la Roma in trasferta con assiduità?

Come hai detto tu Treviso è molto bella e vivibile. Ma non è da meno anche tutto il resto della provincia che qui si chiama Marca Trevigiana. Nel medioevo si diceva “Marca gioiosa et amorosa” per esprimere l’idea di una terra fertile e ricca non solo di beni materiali ma anche di cultura, relazioni sociali elevate e una tradizione di cortesia e nobiltà. È un po’ così tuttora anche con le tipicità enogastronomiche: lo spritz e il prosecco scorrono a fiumi. Del resto in centro c’è la “Fontana delle tette”. Un busto di donna nudo che in passato sotto la dominazione della Repubblica di Venezia spillava vino bianco e rosso in occasione di particolari festeggiamenti.

Quanto alle trasferte negli ultimi anni abbiamo iniziato ad essere più assidui. Quest’anno siamo stati a Monza, Verona, Milano, Bologna, Udine. Ora andremo a Venezia ed abbiamo già in programma Parma.

Le trasferte europee sono le più complicate, si gioca il Giovedì, spesso lontano da casa, qualcuno di voi riesce ad andarci?

In Europa è più complicato organizzarsi per i vari impegni lavorativi. L’anno della finale di Conference comunque alcuni di noi sono riusciti ad andare a Tirana. Speriamo ricapiti presto un’occasione del genere.

L’ONMS ha decretato il divieto ai romanisti residenti nella regione Lazio di andare a Venezia per la partita oltre a quelli residenti nelle province di Udine e Pordenone. Secondo te, che vivi in Veneto, la trasferta di Venezia è così a rischio? Che cosa faranno i tifosi che hanno comprato il biglietto dello stadio, magari del treno e hanno prenotato la stanza d’albergo?

Una vecchia filastrocca recita “Veneziani gran signori, padovani gran dottori, veronesi tutti matti e vicentini magna gatti”. Non tutti i veneziani sono signori ma grossi pericoli non ne vedo. Questi divieti mi sembrano delle esagerazioni. Francamente vietare la trasferta ai residenti nel Lazio e in provincia di Pordenone e Udine solo perché alcuni tifosi dell’Udinese (con cui i romanisti hanno buoni rapporti) hanno aggredito ultrà del Venezia mi sembra una sciocchezza.

Chi ha già anticipato soldi per la trasferta a mio avviso deve essere integralmente rimborsato. In ogni caso penso che viste le modalità di vendita dei biglietti da parte del Venezia che ha aperto le vendite del settore ospiti solo oggi pomeriggio non ci siano residenti nel Lazio che hanno comprato inutilmente il biglietto.

Perché i rapporti con i tifosi del Venezia Mestre si sono deteriorati? Solo perché ultimamente i romanisti hanno cementato il loro gemellaggio con i tifosi dell’ Udinese?

Come ho detto prima per me questa cosa che gli amici dei miei nemici sono miei nemici è una cretinata, nella vita normale come nel calcio.

Venezia è a 30 minuti di treno da Treviso, sarete presenti in massa allo stadio Pier Luigi Penso anche se ho visto che il settore ospiti può contenere solo 1000 tifosi?

In realtà proprio per le difficoltà nel comprare i biglietti, destinati in prelazione solo ai possessori della fidelity card del Venezia, ha disincentivato diverse persone. Saremo circa una decina di soci, ma il settore sarà riempito anche dagli amici degli altri club organizzati nel nord Italia.

Ieri sera siamo stati battuti 3 a 1 dal Milan, la nostra difesa ha letteralmente “fatto acqua da tutte le parti”, abbiamo subito i soliti gol dell’ ex e ci hanno “infilato” come la classica lama nel burro. Quante possibilità abbiamo, Domenica, di avere la meglio sugli uomini di Di Francesco?

Se guardo la rosa e la classifica dovrei dire che si vince facile, ma noi siamo la Roma che si crea problemi da sola e quest’anno in trasferta abbiamo la consistenza del burro al sole. Quindi chi lo sa come finisce? L’ultima volta abbiamo perso 3-2 a Venezia con Mou in panchina. Quanto meno questa volta se non entra in campo anche Di Francesco, gol dell’ex non ne prendiamo.

Durante la vostra esperienza associativa avete stretto particolari amicizie con altri RC o anche con altri tifosi?

Sì certo in particolare la scorsa estate si è tenuta una riunione a Verona con delegazioni di vari club del nord tra cui appunto Verona, Bergamo, Brescia, RC Friuli, Padova, CDLVI Parma con cui ci sentiamo abitualmente sia per organizzare le trasferte insieme, che tornei di calcetto o altri eventi insieme.

Saluto te e tutti i tifosi romanisti vicini e lontani e speriamo di tornare a vincere in trasferta già domenica a Venezia.

Riccardo Rizzo – Roma Club Florida