VINCE L’INTER CON UN GOL DELL’EX CAPITANA BARTOLI, E OTTIENE UNA STORICA QUALIFICAZIONE ALLA PROSSIMA UWCL. ROMA MOLTO AFFATICATA, ORA RESTA SOLO LA FINALE DI COPPA ITALIA MA PRIMA VA ASSICURATO IL TERZO POSTO.
Seconda giornata di ritorno della “Poule scudetto” della Serie A femminile eBay 2024-25, che si è aperta con la vittoria della Juventus per 2 a 0 sul Milan (doppietta dell’eterna Girelli): sancita ufficialmente quindi la vittoria del titolo da parte della squadra bianconera: Juventus Campione d’Italia 2024-25.
All’Arena Civica Gianni Brera va oggi in scena Inter-Roma, partita cruciale per il secondo posto; ricordiamo che sia il secondo che il terzo piazzamento in classifica valgono la qualificazione alla prossima Uefa Women Champions League, ma con uno scomodo turno preliminare in più per il piazzamento inferiore.
Mister Spugna concede un turno di riposo a Linari, mettendo Troelsgaard al suo posto. Centrocampo “cerebrale” con Giugliano, Dragoni e Kühl, con il chiaro intento di manovrare sulla mediana, e attacco Haavi-Giacinti-Pilgrim, come nelle ultime uscite.
Partita subito accesissima: palo di Haavi (su tiro a giro dal limite) dopo nemmeno 70 secondi, a cui risponde tre minuti dopo Csiszár di testa, anche lei centrando il legno.
Al 6’ minuto passa l’Inter: Wullaert affonda sulla destra, mette al centro per il colpo di testa di Csiszár che rimbalza sulla traversa e sulla linea, finché non arriva Polli per metterla dentro. Inter-Roma 1-0.
Partita viva, con la Roma che non sembra accusare lo svantaggio a freddo e continua a macinare gioco tentando di trovare un varco nella rocciosa difesa a tre avversaria (Merlo-Milinkovic-Ivana Andrés).
Il grande possesso palla giallorosso resta però sterile, si vede solo un colpo di testa di Pilgrim su lancio in profondità di Kühl che però è troppo debole per impensierire Rúnarsdóttir.
Al 22’ si rivede l’Inter con un’interessante azione di Schough servita a destra, la svedese si accentra e lascia partire un gran sinistro, troppo centrale però per beffare Ceasar che para con facilità.
Ottimo il lavoro a centrocampo della danese Kühl, sicuramente l’acquisto migliore del mercato invernale giallorosso. In calo invece in queste ultime uscite Dragoni: la giovanissima “golden girl” del calcio italiano ha iniziato la stagione molto bene, ma non sembra aver mantenuto tutte le promesse che il suo arrivo in Serie A portava con sé; in particolare, non sembra “cresciuta” tatticamente come ci si attendeva.
Al 29’ è nuovamente l’Inter ad andare vicino al gol: bello scambio sulla destra Merlo-Schough-Merlo, con la difensora che si butta dentro e trova un interessantissimo cross che attraversa tutto lo specchio, con Magull che devia in tuffo ma senza riuscire a metterla nella porta avversaria.
Al 32’ una punizione dalla distanza di Giugliano viene ben disinnescata dalla difesa delle padrone di casa.
Clamoroso al 35’: la Roma avanti con gran parte degli elementi perde una palla sanguinosa sulla tre-quarti, parte l’Inter in contropiede tre contro due, ma un disastroso scivolone di Troelsgaard che tentava un anticipo lascia le nerazzurre a correre verso la porta avversaria praticamente indisturbate; il tiro di Wullaert, però, è ribattuto di piede da un prodigioso intervento di Ceasar, parata che vale praticamente un gol.
L’Inter, lasciata sfuriare la Roma, sembra ora aver ritrovato tutta la sua baldanza, guidato da Serturini (mai banali le sue partite contro la sua ex-squadra, ricordiamo che deteneva anche il record di presenze e di reti con la maglia giallorossa) e una Schough in gran forma.
Al 38’ Tomaselli arriva al tiro di testa e la palla sarebbe entrata, ma si frappone con il corpo Sanne Troelsgaard.
Al 44’ va al tiro di testa Di Guglielmo su calcio d’angolo, ma è una facile presa per le manone di Rúnarsdóttir. Un minuto dopo ci prova Pilgrim dal limite, ma la palla sfiora la parte superiore della traversa, ben controllata dalla portiera islandese.
L’inizio del secondo tempo è di marca giallorossa, con la Roma che arriva tre volte in area avversaria, senza però riuscire a trovare il colpo decisivo. Nel frattempo, Dragoni rimane a terra dopo uno scontro di gioco e deve uscire portata a spalle, in lacrime. Al suo posto Pandini (altra ex).
In campo c’è anche l’Inter, che bussa alla porta di Ceasar su calcio d’angolo: la deviazione di Andrés costringe la portiera della nazionale rumena ad un super-intervento di istinto puro, che disinnesca un gol quasi fatto.
Al 56’ la Roma va vicinissima al pareggio: Haavi si inserisce bene rubando palla su un disimpegno difensivo di Milinkovic, mette in mezzo per l’accentrata Pilgrim, con la svizzera che sfiora e manda la palla di pochissimo a lato.
Sul cambio di fronte, Minami salva in scivolata su Csiszár.
Al 60’ è invece la testa di Thøgersen a disinnescare un vero e proprio terra-aria di Schough.
La partita ha ormai perso di intensità: le squadre accusano la stanchezza di una stagione intensa.
La Roma prova ancora a trovare la via del gol, quando al 72’ si fa male da sola: su un cross insidioso da destra di Tessa Wullaert, Troelsgaard prova ad aiutare Ceasar ma ottiene solo di anticiparla e mettere la palla nella sua propria porta. Autogol che porta il risultato 2-0 per l’Inter.
Spugna tenta subito di correre ai ripari: dentro Pante per una piuttosto spenta Pilgrim, per dare un po’ di dinamicità all’attacco giallorosso.
Ormai la Roma appare sempre più sulle gambe, anche se ci prova ancora in maniera confusa.
Ma prima Bugeja (appena entrata) testa i riflessi di Ceasar con una gran botta al 78’, che l’estrema giallorossa devia alto, e poi arriva il più classico e temuto gol dell’ex: è proprio la storica capitana della Roma Bartoli a siglare il 3-0 all’80’, con una sapiente deviazione in area di un tiro-cross di Schough.
La partita, e anche la stagione, finiscono praticamente qui.
C’è giusto il tempo di vedere in campo Kim, Aigbogun e Corelli, con la romana che mette in campo un po’ di orgoglio romanista, ma senza trovare la rete.
Con questo risultato, l’Inter ottiene la matematica qualificazione alla prossima Champions League: un risultato storico per la società, che raggiunge l’obiettivo dichiarato di inizio stagione. Grande soddisfazione per Mister Piovani, arrivato l’estate scorsa dal Sassuolo con cui aveva disputato un’annata esaltante (mettendosi alle spalle entrambe le milanesi e portando le neroverdi nella Poule Scudetto). Per Gianpiero Piovani quasi nessun problema di ambientazione in una piazza come l’Inter, e anzi da subito un ottimo feeling con la sua squadra.
Il triplice fischio sancisce la vittoria dell’Inter che consolida quindi il secondo posto in classifica; il pubblico dell’Arena Gianni Brera esplode per la qualificazione all’UWCL.
Nel prossimo fine settimana ci sarà il derby milanese, mentre la Roma effettuerà la giornata di riposo, per poi tornare in campo al Tre Fontane contro il Milan il fine settimana del 3-4 maggio (data e orario da fissare).
È evidente che in casa Roma, ormai non più titolare in carica del titolo di Campione d’Italia, si respiri aria di resa – almeno per quanto riguarda il campionato.
L’unico obiettivo stagionale ancora aperto è la finale di Coppa Italia, in calendario il 17 maggio ore 18 nello stadio Sinigaglia di Como. I biglietti sono già in vendita sul sito della FIGC, correte ad acquistarli!
FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!
Lorenzo Avenali – Lupi di Londra
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