Milan-Roma 3-2: nuova caduta giallorossa contro una milanese (in rimonta)

GIA’ DIMENTICATA LA VITTORIA CONTRO LA CAPOLISTA, LA ROMA FA UNA PESSIMA FIGURA IN CASA DEL MILAN.

Prima di parlare del match di oggi, il sottoscritto vuole scusarsi con le lettrici e i lettori di questa modesta rubrica per aver “bucato” forse la partita più importante della stagione, Roma-Juventus di domenica scorsa: purtroppo per motivi personali (incidente con il motorino al termine di Roma-Genoa maschile) non ho potuto assistervi né scriverne. Vi prometto che mi impegnerò affinché non ricapiti.

Obbligatorio è anche un cenno al mercato in corso, che vede però la Roma muoversi poco, e molto meno di quanto sembri necessario secondo quanto dice il campo.
Sono arrivate Mia Pante dal Texas (ma lei è canadese), oggetto misterioso in quanto immediatamente infortunata, e ora anche la giovane centrocampista danese Kathrine Møller Kühl dall’Arsenal.
Le uscite però sono preoccupanti: si è chiusa l’epoca romana di Saki Kumagai, forse la calciatrice più forte e famosa ad aver mai vestito la nostra maglia – elencare tutto il suo sterminato palmares sarebbe troppo lungo, basti ricordare le CINQUE Champions consecutive vinte, o più recentemente il prestigioso “Golden Foot” a Montecarlo, alla pari di Lautaro Martinez. La capitana del Giappone trionfatore ai mondiali di Germania del 2018 ha ceduto alle lusinghe inglesi del London City Lionesses, per un’offerta che si dice irrinunciabile. Lascia quindi la squadra della Capitale dopo un anno e mezzo, con altri tre trofei vinti e tanti tifosi che la salutano con affetto.
Insieme a lei e sempre in direzione Londra (ma sponda West Ham) è partita anche Verena Hanshaw, l’esterna sinistra austriaca arrivata solo la scorsa estate: sembra ci siano motivazioni personali dietro la sua scelta (forse per stare vicina a suo marito e al loro studio fotografico?). Ora quindi le terzine di ruolo sarebbero solo tre, Thøgersen-Di Guglielmo e Aigbogun (con dubbi sulla tenuta della Svizzera), a meno che Pante non possa essere adattata in questo ruolo.

Questo ci porta alla domanda che assilla tutti i tifosi giallorossi da settimane: CHI PRENDIAMO? Qual è la strategia del mercato in entrata per l’AS Roma femminile?

In attesa che la società si faccia finalmente viva su questo argomento, veniamo ad oggi, alla XVI giornata della “Regular Season” di Serie A eBay, quindi la terzultima prima dell’inizio delle “poule” scudetto e salvezza.
Nell’anticipo di venerdì sera la Juventus aveva battuto 2 a 0 l’Inter nello scontro diretto, rimettendo così 7 punti di distacco dalla più vicina inseguitrice. Il risultato aveva spaccato in due la tifoseria giallorossa, tra chi sperava ancora di riacchiappare la vetta, e chi ormai si accontenta del secondo posto in chiave qualificazione Champions.

In ogni caso, l’obiettivo di oggi era sicuramente vincere, specie su un campo di un Milan che sta faticando molto e che rischia di restare anche quest’anno fuori dalla poule scudetto.
E a proposito di campo, il Vismara del “Puma House of Football” è veramente indecente, un pantano al limite dell’impraticabilità. Una società come quella rossonera dovrebbe e potrebbe avere un biglietto da visita molto migliore per la sua squadra femminile.

Mister Spugna si è presentato con lo stesso undici che ha battuto la Juventus, con l’unica eccezione del ritorno di Camelia Ceasar tra i pali, complice l’influenza di Kresche (davvero un’annata maledetta per le nostre portiere, da Lukášová in poi; in panchina per il ruolo ci sarà infatti la sola baby Merolla). Quindi difesa con Di Guglielmo-Linari-Minami-Thøgersen, poi a centrocampo Greggi-Giuliano-Dragoni, e davanti Haavi-Viens-Corelli, con la canadese finalmente ristabilita e la giovane Alice in rampa di lancio dopo le ottime prestazioni recenti.

Tra le rossonere guidate da Suzanne Bakker (unica allenatrice donna in Serie A, purtroppo) spicca l’assenza di Chanté Dompig per infortunio. In difesa c’è Julie Piga, la “francese” nazionale italiana, in mediana la veterana Cernoia e al centro dell’attacco la veloce e potente Ijeh.

Le due capitane, compagne di nazionale e quasi omonime, si salutano a centro campo e si “ritrovano” anche subito dopo: passano infatti solo 30 secondi e Manuela Giugliano va al tiro da fuori, chiamando alla parata Laura Giuliani.

Inizia così un primo tempo in cui la Roma tiene in mano il pallino del gioco ma non punge molto, mentre il Milan si chiude bene, specie pressando nella sua metà campo per arginare il gioco giallorosso, ed è sempre pronto a ripartire con discese insidiose.
Così si ricorre ai lanci lunghi, come quello di Corelli al 6’ che pesca Viens in area col contagiri ma la deviazione della numero 7 è di poco fuori, o come al 25’quando da un angolo spiove un traversone che Linari manca di un soffio e Di Guglielmo non riesce a toccare in rete.

Al 32’ accadono due azioni fotocopia: dalla stessa identica “mattonella” tira prima Giugliano verso l’angolino destro, ma di poco alto, e 30 secondi dopo la casualità vuole che anche Giada Greggi venga servita da Dragoni con il pallone nello stesso punto: il suo tiro è di sinistro, il suo piede debole, ma la palla entra proprio sotto l’incrocio dei pali! Milan 0, Roma 1.

Passano solo 4 minuti e il Milan trova il pareggio: Stokic da sinistra serve in area Soffia che con un tacco delizioso libera al tiro Arrigoni, e la centrocampista (anche lei col piede debole) trova il terzo gol nelle ultime quattro. Pareggio, Milan-Roma 1-1.

La Roma però non ci sta, e non passano nemmeno due minuti che Giugliano imita Haavi, lanciata sulla sinistra mette a centro area dove Viens svolge una copertura superlativa, per poi allargare a destra per Corelli e il suo marchio di fabbrica: la botta imparabile. È gol, il primo in Serie A con la maglia giallorossa per questa ragazza super-romanista, che aveva già segnato in Champions (due) e in Supercoppa. A Milano torna in vantaggio la Roma, 1-2.

Il primo tempo si chiude con un’azione personale di Viens, finalmente tornata ai suoi altissimi livelli, che ubriaca Piga con un gioco di gambe e poi la lascia sul posto con uno strappo imperioso, per arrivare a un tiro forte e angolato che solo la miglior Giuliani riesce a deviare.
Si va sul riposo con un risultato tutto sommato giusto, per quanto visto nella prima frazione di gioco.

E invece, nel secondo tempo, la Roma capitola.
Subito al 47’ Renzotti affonda sulla destra incontrastata, mette in mezzo un pallone sul quale non intervengono né Minami, né Ceasar, e che Thøgersen stoppa (per anticipare Stokic) lasciando però a Koivisto il più comodo dei tap-in. Milan 2 Roma 2.
La difesa fin qui aveva retto, con Minami che era stata brava nell’annullare Ijeh con un’attenta e asfissiante marcatura a uomo, ma ora mostra la corda: le ragazze sono evidentemente stanche per il poco turnover, là dietro, ma pagano soprattutto le mancanze di concentrazione che spesso si sono viste in questa stagione.

E così il Milan capisce il vento che tira e ci prova: al 52’ altra discesa di Renzotti che mette al centro per l’accorrente Arrigoni, e solo un ottimo riflesso di Ceasar nega la doppietta alla numero 28.
Al 55’ l’azione parte invece da sinistra, con Ijeh che recupera palla sulla linea laterale, serve Stokic che la crossa bassa al centro su Renzotti, il cui tiro è respinto da Linari; purtroppo la palla arriva sulla corsa di Cernoia che tira da due passi sul primo palo e trafigge Ceasar, non del tutto incolpevole.
La ribalta il Milan, ora è 3 a 2.

Non solo, al 57’ Ijeh si invola sulla fascia bruciando Minami, ma da sola davanti Ceasar trova incredibilmente i guantoni della portiera rumena.

Spugna corre ai ripari: toglie Corelli per Glionna, più disciplinata tatticamente come esterna alta, e mette anche Kühl per Dragoni, apparsa stanca.

La Roma cerca quindi di riportarsi quanto meno in parità, e condurrà quindi la parte restante del secondo tempo all’attacco, esponendosi però a delle ripartenze pericolosissime.
Così, dopo un colpo di testa di Di Guglielmo da calcio d’angolo tra le braccia di Giuliani, al 63’ c’è una nuova discesa di Ijeh; stavolta Ceasar esce dall’area alla disperata per contrastarla ma la palla torna sui piedi della svedese, che a questo punto tira in porta da fuori senza portiera: il ripiego difensivo di Linari che si era portata sulla linea salva la Roma.

Al 67’ la Roma va vicino al pareggio con un clamoroso incrocio dei pali colto da Kühl, che fa tremare la porta milanista.

All’87’ è la neoentrata Ventriglia a trovarsi sui piedi, al centro dell’area, la palla del pareggio, ma esita e viene ribattuta; sul prosieguo dell’azione è Viens a sfiorare il gol, ma Giuliani para incredibilmente con i tacchetti degli scarpini!

L’assedio giallorosso degli ultimi minuti è infruttuoso, il risultato non cambia.
Il Milan riesce in quello che non le era riuscito negli ultimi DIECI scontri diretti contro l’AS Roma: incamera punti preziosi e raggiunge il Como al quinto posto, mentre la Roma saluta ormai le ambizioni di scudetto, e ringrazia anzi una Fiorentina in crisi (nelle ultime quattro giornate solo un punto) che le permette di mantenere il terzo posto.

Ora per fortuna c’è la Coppa Italia: mercoledì 29 (ore 18:00) al Tre Fontane arriva il Napoli, per il ritorno dei quarti di finale – l’andata ha visto la Roma vincere 1 a 0 sotto il Vesuvio.
Sabato prossimo 1° febbraio alle 15:45 arriverà ospite la Sampdoria ultima in classifica (biglietti già in vendita).


FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!  

Lorenzo Avenali – Lupi di Londra