GIALLOROSSE VITTORIOSE SOTTO IL SEGNO DEL “GOL DELL’EX”, COSA CHE INVECE NON RIESCE A GLIONNA. ROMA SOLISSIMA IN VETTA.
Dopo la pausa nazionali (con il bel pareggio contro il Giappone e la spettacolare amichevole contro il Brazile), ritorna la Serie A Athora con la quarta giornata, in cui il big match è proprio Roma-Inter.
Le giallorosse ritornano finalmente tra le mura amiche in campionato dopo un mese esatto, dall’esordio vincente contro il Parma (anche se all’Eur avevano giocato in UWCL contro il Barça); stavolta arrivano le nerazzurre di Mister Piovani, unica squadra oltre la Roma ancora imbattuta in questo campionato.
Dopo i risultati del sabato, con la vittoria del Milan sulla Lazio, del pareggio tra Parma e Napoli e la prevedibile vittoria del Como sul Genoa, la parte alta della classifica si sta delineando: lo scontro di oggi è una ghiotta occasione per entrambe, che con una vittoria si vedrebbero lanciate in una fuga solitaria (la Roma) o piazzate al secondo posto con un clamoroso sorpasso di altre cinque squadre (l’Inter).
Prima di andare in campo, Mister Rossettini deve fare i conti con l’ennesima tegola di questo inizio campionato, questa di gran lunga la più grave: Samantha Von Diemen, la centrale difensiva olandese/dominicana arrivata in estate e che si è subito presa la maglia di titolare al centro della retroguardia romanista con ottimi risultati, ha subìto in allenamento un infortunio alla caviglia che la terrà fuori a lungo, si teme fino a fine stagione.
Oltre all’infermeria piena, ci sono anche tante ragazze appena tornate dalle varie nazionali. Il Mister vara così una formazione rimaneggiata, con Baldi ancora tra i pali, una difesa a tre con Veje e Heatley ai lati di Valdezate, Bergamaschi a tutta fascia sulla destra, Greggi-Giugliano-Kühl-Pandini a centrocampo e Haavi a sinistra per servire Corelli (fresca di esordio in nazionale maggiore) al centro.
Mister Piovani prova a pungere con l’esperta Magull sulla trequarti dietro Wullaert e Bugeja, e schiera le ex romaniste Glionna e Tomaselli dal primo minuto. Difesa guidata dalla colossale bosniaca Milinkovic davanti all’ottima portiera Rúnarsdóttir.
Pronti via, e la Roma mette subito le cose in chiaro, con una bella azione corale: Greggi recupera un pallone a centrocampo, serve Haavi a sinistra che trova Corelli a centro area, rimpallo che favorisce l’elegante Kühl sul dischetto; la danese ha la lucidità di vedere l’arrivo in corsa sulla destra di Pandini, che serve con il contagiri per un classico gol dell’ex. 4’ minuto, ed è già Roma 1 – Inter 0.
L’Inter non ci sta e nei successivi tre minuti sia Wullaert che Bugeja testano i riflessi (ottimi) di Baldi. Dopo queste fiammate però l’Inter esce progressivamente dal gioco, lasciando il campo alla manovra giallorossa.
E così più avanti è ancora Pandini a provarci di destro, stavolta bloccata dai guantoni di Rúnarsdóttir, e Heatley di testa su angolo, di poco alto.
Prima frazione di gioco che vede quindi un maggior controllo di palla romanista, ma senza riuscire a finalizzare il raddoppio.
Nel secondo tempo l’Inter scende in campo con più voglia e concentrazione: al 50’ è Benedetta Glionna a provare un pallonetto dalla distanza per beffare Baldi fuori dai pali, con la palla che bacia la parte superiore della traversa (e il Tre Fontane che tira un sospiro di sollievo).
E’ un primo squillo di allarme, e Mister Rossettini capisce che debba rimescolare le carte per chiudere la partita: per una Corelli poco in vena entra Viens (che verrà subito ammonita per un fallo SUBITO mentre era lanciata a rete, arbitraggio decisamente rivedibile oggi), e poco dopo Dragoni e Rieke sostituiscono Pandini e Kühl.
La verve della “canterana” Giulia Dragoni (ricordiamolo, anch’essa con un passato all’Inter dove ha svolto tutte le giovanili fino ad esordire in Serie A) era quello di cui aveva bisogno una Roma volenterosa ma sempre più stanca per ritrovare il guizzo: e così al 67’, otto minuti dopo l’ingresso in campo, la numero 15 parte palla al piede da centrocampo seminando in velocità mezza difesa nerazzurra, per trovare poi una rasoiata diagonale sul secondo palo che supera Rúnarsdóttir. Roma 2, Inter 0.
Subito dopo, la Roma ha l’occasione di chiuderla, grazie anche alle innovazioni tecnologiche che la FIGC ha implementato quest’anno: Greggi entra in area con la palla, prova a crossare verso il centro ma Ivana Andrés della difesa interista ferma la palla con il braccio. L’arbitro, il signor Dorillo (oggi assolutamente NON all’altezza dell’importanza dell’incontro) non ravvisa nulla ma -come dicevamo prima- per fortuna una delle novità di quest’anno è la “challenge”, cioè la possibilità da parte delle panchine di richiedere direttamente una revisione del FVS (Football Video Support, una specie di VAR a bordo campo).
Mister Rossettini la invoca subito, e le immagini sono chiarissime:

Inconcepibile quindi quanto avviene al 71’ al Tre Fontane: rigore non assegnato, e allenatore della Roma ammonito per proteste.
Uno scandaloso torto ai danni della squadra di casa, inspiegabile soprattutto dopo il ricorso al replay! Come si fa a non assegnare un rigore tanto solare?
Speriamo che la FIGC risponda, anche se è una speranza vana.
L’Inter trova nuova linfa dopo questo episodio e dopo le cinque sostituzioni, e all’89’ arriva nuovamente in porta con Glionna, che cerca veramente in tutti i modi di farsi rimpiangere dai suoi ex-sostenitori: pescata sola soletta a centro area, tira un destro violento che viene però respinto da Baldi con un grandissimo intervento d’istinto puro; inoltre, nell’azione si infortuna al polpaccio (dopo che già Bugeja era uscita in barella per un brutto infortunio a centrocampo).
E così, è la Roma ad avere l’ultima parola: ci pensa Giugliano al 94’ a dire “Fine” alla partita realizzando il 3-0. Bello il suo gol (con Rúnarsdóttir immobile), ma ancora più delizioso è il dai-e-vai con Viens, con la canadese che manda al tiro la capitana con un tocco di tacco per palati raffinati.
Roma quindi solissima in vetta alla classifica, con dodici punti frutto di quattro vittorie nelle prime quattro giornate (12 reti fatte, solo 2 subite).
Intanto nel pomeriggio la Juventus riesce a battere con molta fatica e solo nel recupero la Ternana, raggiungendo a quota 7 il Napoli; segue a quota 6 punti il terzetto Milan-Lazio-Como.
Le giallorosse torneranno in campo venerdì 7 novembre alle 20 al Viola Park di Firenze per difendere il primato.
Successivamente, tornano le luci della Uefa Women’s Champions League!
Martedì 11 novembre (alle 18.45) arrivano al Tre Fontane le norvegesi del Vålerenga: partita da vincere a tutti i costi per continuare ad avere qualche chance di proseguire il cammino nella massima competizione continentale.
Noi saremo sempre lì a sostenerle. Non mancate!

FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!
Lorenzo Avenali – Roma Club Lupi di Londra








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