a cura di Gianni C. – Roma Club Parma
Il campionato europeo di calcio ha preso il via e il nostro speciale si arricchisce di un’altra puntata.
Le partite che si sono già giocate non hanno riservato particolari sorprese nei risultati; Germania, Italia, Spagna, Inghilterra, Olanda e Francia hanno tutte vinto la prima partita del girone.
Come di consueto, anche oggi andremo a presentare tre talenti che potranno dire la loro in questa vetrina europea bella e appassionante.
Il primo talento di oggi si chiama Billy Gilmour 23 anni nato a Irvine a 40 minuti d’auto da Glasgow.
Gioca nella nazionale scozzese già da 3 anni dove ha collezionato 27 presenze ed 1 gol e l’ottima stagione disputata nel Brighton gli ha permesso di essere convocato agli Europei dal commissario tecnico Clarke.
Prima della nazionale maggiore, nel 2018 aveva già fatto parlare di sè al Torneo di Tolone con l’under 21 scozzese, (quest’anno vinto dall’Ucraina ai rigori di cui abbiamo parlato qui https://shorturl.at/shZkL) dove aveva ricevuto il premio come giocatore rivelazione del torneo.
Non è il primo Europeo a cui viene convocato: nel 2021 pur facendo parte dei 26 selezionati, prima della manifestazione venne riscontrata la sua positività al Covid 19 e quindi fu costretto a tornare a casa anzitempo.
Durante la stagione appena trascorsa con la maglia del Brighton ha collezionato 41 presenze tra Premier League, EFL Cup, FA Cup ed Europa League realizzando anche due assist.
Quando lo si vede giocare viene in mente Marco Verratti per via della statura ma anche della postura con cui sa stare in campo. Ha un incredibile capacità di vedere le linee di passaggio in mezzo al campo verticalizzando velocemente l’azione.
Abile con entrambi i piedi anche se predilige il destro, è un mediano capace anche in interdizione. Colpisce la rapidità di aggressione al portatore di palla avversario accorciando la distanza tra le linee.
Spesso l’avversario si ritrova ad avere pochissimo spazio di manovra e perde il pallone a vantaggio di questo incredibile centrocampista scozzese.
Non è dotato di un fisico enorme ma in campo sa farsi rispettare lavorando in supporto ai compagni o andando a chiudere le ripartenze avversarie da solo.
E’ cresciuto calcisticamente in terra scozzese nei Ranger Glasgow ma è passato al Chelsea da giovanissimo.
Con i Blues, dopo le varie esperienze fino all’under 23 ha esordito il 31 agosto 2019 sostituendo Tammy Abraham nel pareggio casalingo per 2-2 contro lo Sheffield United.
Dopo il prestito di un anno al Norwich in Championship l’anno successivo è stato acquistato dal Brighton per 8,3 milioni di euro.
All’Europeo pur avendo davanti compagni con più esperienza saprà dire la sua poiché giocatori con quella qualità di palleggio e di verticalizzazione ce ne sono pochi in giro.
E’ un assistito della CAA Stellar, la potente agenzia di Barnet.
Il secondo talento di oggi si chiama Maximilian Beier, 21 anni dell’Hoffenheim e rappresenta una delle novità della Germania di Nagelsmann.
L’attaccante tedesco nato a Brandenburg an der Havel, città da cui deriva il nome della porta di Brandeburgo di Berlino, ha realizzato in Bundesliga 16 gol e 3 assist e si è classificato quinto nella classifica capocannonieri in Germania dietro a Kane, Guirassy, Openda e il compagno di nazionale Undav.
I gol di Beier hanno permesso all’Hoffenheim di qualificarsi alla prossima Europa League; il club tedesco parteciperà per la quinta volta ad una competizione europea nella sua storia.
Baier è un centravanti atipico perché pur avendo tutte le caratteristiche fisiche della prima punta (185 centimetri per 70 kg) e anche mezzi tecnici notevoli, nella squadra allenata dal tecnico americano Matarazzo non gioca da prima punta ma a supporto dell’unica punta Bebou.
La posizione di gioco di Beier e Kramaric hanno rappresentato la novità tattica dell’Hoffenheim; Giocando lontano dalla porta i due attaccanti hanno assicurato maggiore copertura alla squadra in fase di non possesso ma soprattutto ripartenze letali per gli avversari.
Il 3-4-2-1 di Matarazzo è sembrato a volte il 3-4-3 che Zaccheroni adottava al Milan con cui vinse anche uno Scudetto nella stagione 1998/99.
Beier è cresciuto calcisticamente nell’Energie Cottbus per poi passare da giovanissimo nelle fila dell’Hoffenheim. Dopo un prestito all’Hannover 96 è rientrato in squadra all’Hoffenheim e non si è più mosso.
Sette gol l’anno scorso e poi l’esplosione quest’anno con le doppiette al Dortmund, al Wender Brema e al Darmstadt oltre al gol nel 4 a 2 al Bayern Monaco all’ultima giornata di Bundesliga.
Il ragazzino ha i mezzi per potersi ritagliare uno spazio a questo Europeo perché è un giocatore che ha garra “come dicono in Sud America” e soprattutto cosa fondamentale per un attaccante, vede sempre la porta.
Il bagaglio tecnico di Beier è di quelli importanti e ora toccherà al tecnico Nagelsmann il compito di lanciarlo nell’Olimpo dei marcatori degli Europei.
Il terzo talento di oggi si chiama Milos Kerkez, 20 anni ungherese e gioca nel Bournemouth in Premier League.
La sua storia inizia in Serbia a Vrbas dove è nato, ma come spesso accade le famiglie si spostano per cercare maggior fortuna e la sua inizia in Austria dove va a giocare nelle giovanili del Rapid Vienna.
Poi prosegue in Ungheria nelle giovanili del Hodmezovasarhely prima e dopo in quelle del FC Gyor dove viene notato da un osservatore del Milan. I rossoneri lo acquistano nel 2021 per duecentomila euro.
In un anno a Milanello non impressiona particolarmente il tecnico della primavera rossonera Giunti e così viene ceduto all’Az Alkmaar per un milione e duecentomila euro.
In Olanda esplode con 3 gol e 1 assist in 33 partite di campionato complice anche la strepitosa cavalcata in Conference League dell’Alkmaar, e lo scorso anno il Bournemouth lo ha acquistato per quasi 18 milioni di euro.
Grazie alle sue prestazioni nell’ottobre del 2023, è stato incluso nella lista dei 25 finalisti del premio European Golden Boy, assegnato dal quotidiano italiano Tuttosport al miglior giovane under 21 che milita in un campionato europeo.
Il passaggio alle cherries gli ha permesso un ulteriore salto di qualità e delle prestazioni importanti: 28 presenze e 1 assist alla sua prima stagione in Premier League dimostrandosi un terzino di spinta molto capace e affidabile nel 4-2-3-1 di Iraola.
Tecnicamente ha una corsa molto pulita e sa accompagnare l’azione di gioco con dedizione, spinta e progressione tali da poter far rimpiangere la prematura cessione dalle parti di Milanello.
Gioca sia in fascia ma anche in mezzo al campo diventando di fatto il braccetto di sinistra del centrocampo del Bournemouth. Abile nei cross deve però migliorare nella pulizia degli interventi in scivolata che in Europa, a differenza dell’Inghilterra sono poco tollerati.
Tutto piede sinistro, può giocare anche in un centrocampo a cinque come avviene di fatto in nazionale.
Il tecnico italiano Marco Rossi, che siede sulla panchina magiara dal 2018, lo ha convocato già nel lontano 2022 e pur avendo solamente 20 anni, Kerkez ha già maturato 16 presenze in nazionale.
All’Europeo ha l’occasione di mettersi in mostra avendo già registrato qualche apprezzamento in Premier League niente meno che dai Red Devils.
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