Frosinone

a cura di Riccardo RIzzo – Roma Club Florida

Il Capoluogo della Ciociaria (43.300 ab.) è facilmente raggiungibile in auto tramite l’ A1 (90 km); tempo medio di percorrenza 1 ora e 20 minuti. In treno, tramite la ferrovia Roma-Cassino-Napoli che è il più antico collegamento ferroviario esistente tra le due città, inaugurata il 20 Dicembre 1843, ci s’impiegano 50 minuti con il treno veloce e 1 ora e 20 per chi non ha fretta. Lo stadio Benito Stirpe ospiterà i tifosi della Roma Domenica 18 Febbraio p.v alle ore 18,00 per la partita di Campionato Frosinone-Roma. L’impianto è ubicato in Via Olimpia, distante 2,5 km dalla stazione ferroviaria cittadina con cui è collegata dal Bus di linea ATB numero 9. In macchina, dopo l’uscita autostradale, basta seguire le indicazioni Stadio-Settore Ospiti e in 15 minuti siamo a destinazione. Lo “Stirpe” è uno degli ancor pochi cosiddetti Stadi di proprietà; del Frosinone dal 2016, inaugurato il 2 Ottobre 2017 con la partita di Serie Cadetta Frosinone Cremonese terminata a reti inviolate, l’esordio in Serie A resterà indelebile nei ricordi dei tifosi ciociari: 15 Settembre 2018, Frosinone- Sampdoria 0-5. Lo stadio, una vera bomboniera tutta al coperto e senza pista di atletica, può ospitare 16.227 spettatori. Il rettangolo di gioco misura 105X60, largo 8 cm in meno del manto erboso del “nostro” Olimpico. Il Settore Ospiti ha una capienza di 2.800 spettatori, nella stagione in corso è stato inaugurato un parcheggio per 200 macchine a loro dedicato. Il Quartiere Casaleno, dove sorge lo stadio, è un piccolo Foro Italico: c’è lo stadio del nuoto, il palazzo dello sport e altri impianti sportivi.

FROSINONE DALLE ORIGINI A OGGI

La Volsca Frusino, fondata nel VII secolo a.c. conquistata nel 383 a.c da Roma, le sarà sempre fedele partecipando coi suoi volontari alla disastrosa Battaglia di Canne contro l’invincibile Annibale nel 216 a.c. e resistendo fino alla morte nell’assedio del generale cartaginese che rase al suolo la città. Per questi atti di coraggio i romani la chiamarono Bellator Frusino, appellativo che tuttora campeggia sullo stemma cittadino. Del periodo romano non rimangono molte tracce, testimoni lontani di quella grandezza sono i ruderi dell’anfiteatro che conteneva più di 2000 spettatori e alcuni mosaici pavimentali delle molte terme ivi ubicate. Dopo l’”esosa” occupazione bizantina fu saccheggiata nel 702 dai Longobardi di Gisulfo (lo ricordo come Duca di Benevento per chi avesse letto il precedente articolo su Salerno), nel 798 Carlo Magno la dona al Papa. In seguito fu terra di conquista di Normanni, Saraceni, Svevi e Angioini. Dal XII secolo fino al drammatico terremoto del 1350, che la distrusse, Frosinone entrò nella sfera della famiglia Caetani e delle famiglie baronali romane. La città, a causa della sua posizione strategica, fu assediata e rasa al suolo dal Cardinale Vitelleschi nel 1402, saccheggiata, al pari di Roma, dalle turbe mercenarie dei Lanzichenecchi durante quel nefasto anno 1527. Ma alla violenza non c’è mai fine, nel 1566 sono gli spagnoli a metterla a ferro e fuoco come i soldati di Napoleone nel 1798. Le ultime sciagure risalgono ai bombardamenti della II guerra mondiale in quanto Frosinone si trovava nelle vicinenze della famigerata Linea Gustav; allestita dal generale tedesco Kesserling a cavallo della dorsale appenninica. Il capoluogo ciociaro fu raso al suolo per l’80% subendo 56 bombardamenti da parte degli Alleati dall’11 Agosto 1943 al 17 Maggio 1944. Ma l’Italia rinasce e con lei anche Frosinone, favorita dalla creazione dell’A1 e dai mirati interventi della bistrattata Cassa del Mezzogiorno.

COSA VEDERE

Oltre ad avere scarse testimonianze del periodo romano, poco resta della Frosinone medievale, sul sito della possente Rocca oggi sorge il Palazzo del Governo di papalina memoria, anch’esso ricostruito dopo la guerra.

CATTEDRALE dell’Assunta. Fondata sui resti del tempio del dio Marte, ha origini paleocristiane, il campanile alto 65 metri è l’unico elemento della chiesa originale. All’interno abbiamo le memorie dei due papi di Frosinone: il primo è Ormisda, 514-523, Papa d’altri tempi; prima di prendere gli ordini sacerdotali era sposato ed ebbe un figlio che divenne a sua volta Papa. Tuttavia il nostro Ormisda, nei suoi 9 anni e 14 giorni di papato, si dovette barcamenare tra lo Scisma Acaciano, la Controversia Theopaschita e le innumerevoli beghe di un istituzione religiosa agli inizi del suo millenario cammino. Il secondo è Silverio, eletto nel 536 agli inizi della trentennale Guerra Greco- gotica, venendone stritolato, morirà in esilio nell’isola di Palmarola dopo essere stato costretto ad abdicare dall’imperatrice di Bisanzio Teodora, moglie di Giustiniano. Come il padre anche Silverio è stato canonizzato ed è tutt’ora Patrono di Ponza.

MUSEO ARCHEOLOGICO. Contiene una delle più importanti collezioni di reperti delle civiltà italiche quali Volsci, Ernici ed Etruschi provenienti da tutta la provincia.

DINTORNI DI FROSINONE.

Se Frosinone non riesce a soddisfare a pieno la vostra curiosità, nelle immediate vicinanze potete visitare luoghi unici della nostra penisola.

ANAGNI, la Città dei Papi. A soli 30 minuti da Frosinone, anche via treno. Da non perdere è la Cattedrale dell’Annunziata. Famosa in tutto il mondo per le due cripte totalmente affrescate, la prima (modellata su un mitreo del II d.c) con rappresentazioni dell’Antico Testamento e Giudizio Universale, risale al paleocristiano. La seconda: Cappella di San Magno, è detta la Cappella Sistina del medioevo. A pochi passi dalla cattedrale, completata nel 1104, è d’obbligo visitare il Palazzo di Bonifacio VIII. Qui il 7 Marzo 1303 si consumò l’oltraggio dello Schiaffo d’Anagni: il ribaldo Sciarra Colonna schiaffeggia Bonifacio: il Santo Padre! Qualche decennio prima il palazzo fu testimone dello storico incontro tra l’Imperatore Federico II e Papa Gregorio IX, altro pontefice ciociaro.

FIUGGI, a pochi km da Frosinone, tutti conoscono le qualità terapeutiche sue delle acque, finanche il grande Michelangelo che è morto a 89 anni, ne faceva largo uso. Qui si può soggiornare in numerosi hotel e resort muniti di SPA.

CASSINO. Chi di noi non conosce la famosa Abbazia creata da San Benedetto da Norcia ( ora et labora) patrono d’Europa. Qui nei secoli bui del medioevo la cultura e la speculazione scientifica non cessarono mai di esistere grazie ai laboriosi monaci che tradussero migliaia di opere letterarie e scientifiche dell’antichità salvandole dall’oblio. Per gli amanti della II guerra Cassino e dintorni conservano ancora innumerevoli memorie di una delle battaglie più cruenti dell’ultimo conflitto mondiale.

CASAMARI. Abbazia fondata nel 1217 dai monaci in stile gotico cistercense, oasi di pace nella campagna ciociara. Tuttora i monaci trappisti gestiscono la farmacia, la liquoreria e una sontuosa biblioteca.

DOVE MANGIARE

Il clima temperato e gli innumerevoli corsi d’acqua fanno della Ciociaria una provincia ricca e generosa, famosa per la produzione di grano, bestiame e olio, quest’ultimo ritenuto tra i migliori della nostra penisola. I ristoranti che qui proporremo ci sono stati segnalatoi da un nostro amico di Frosinone.

MBRIACHELLA. Il più tipico a detta dei frusinati, piatti come trippa alla ciociara, stufato, coniglio alla cacciatora, lumache porchetta , pappardelle al cinghiale e gnocchi al ragù di castrato qui hanno il loro regno.

OSTERIA PANZINI. Famosa per la carne alla brace e le sue succulente bistecche ma anche per altre specialità della zona come animelle fritte, porchetta, fettuccine al sugo di pecora e capretto alla ciociara.

AL PEPE ROSA. Carne alla brace tipicamente ciociara, qui è d’obbligo assaggiare i Fini Fini: tipici spaghetti di Frosinone.

OSTERIA SANTA LUCIA. Per chi ama il pescato, pesce fresco tutti i giorni direttamente dalle vicine Anzio, Formia e Gaeta, Lunedì Chiuso.

ARRIVEDERCI PER LA PROSSIMA PUNTATA ALLA VOLTA DI MONZA.