Udine

a cura di Riccardo Rizzo – Roma Club Florida

La 32° giornata del Campionato di Serie A vede protagonista ad Udine l’atteso match Udinese Roma che si terrà domenica, 14 Aprile, alle ore 18:00.

La città friulana dista da Roma 650 km, in aereo da Fiumicino si atterra in 1 ora e 10 minuti all’aeroporto Ronco dei Legionari e la soluzione treno più automobile è più lunga in termini di tempo; con il primo ci si impiegano 5 ore e 46 minuti, con la macchina servono almeno 7 ore. Lo stadio è facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria con il bus B 04 fino alla fermata Colugna e poi a piedi per circa 15 minuti. Per chi arriva in automobile tramite l’A23 bisogna uscire al casello Udine Sud e proseguire sulla Tangenziale Ovest direzione Treviso e seguire l’indicazione Stadio Friuli Ospiti Curva Sud.

STADIO FRIULI ( Piazzale Repubblica Argentina 3)

Inaugurato il 26 Settembre 1976, di fronte a 15.000 spettatori, in occasione della prima giornata casalinga valevole per il Campionato di Serie C girone A Udinese-Seregno, terminata 1 a 0 per i padroni di casa con un gol del romano, cresciuto nell’Acli Primavalle, Pellegrini III (Claudio). Questo attaccante è il fratello del più noto, ai tifosi giallorossi, Stefano, anch’egli attaccante, che giocò con l’A.S. Roma durante gli anni 1975/’77 e tristemente famoso per lo scandalo del calcioscommesse che lo vide coinvolto quando militava con l’Avellino nella stagione 1979/80 rimediando la squalifica record di 6 anni.

Lo stadio, come quello di Varsavia, l’ Olimpico di Monaco di Baviera ed in parte il “nostro” Olimpico, fu costruito per due terzi in terrapieno in una conca al disotto del terreno così da ridurre l’impatto della struttura con l’ambiente che lo circonda. Simbolo dell’impianto è l’arco che regge la copertura della tribuna centrale, alto 32 metri e lungo 200. Dotato di pista d’atletica a 8 corsie, il terreno di gioco, in erba ibrida, misura 105×68 metri, l’attuale capienza è di 25.132 spettatori. Nel 2013 l’Udinese Calcio ha ottenuto in concessione per 99 anni l’impianto e l’area circostante versando nelle casse comunali circa 5 milioni di euro, così da diventare il secondo stadio di proprietà di una società calcistica in Italia, dopo lo Juventus Stadium di Torino. Dal 2013 fino al 2023 è “diventato” Dacia Arena per cambiare nuovamente in Bluenergy che è il “nome” attuale dell’impianto.

 Tra il 2014 e il 2015 furono totalmente restaurate e in parte ricostruite le due curve e la tribuna est dotate tutte e tre di seggiolini con schienale. Entro la fine del 2016 si allestiscono gli spazi destinati alle aree ludiche e commerciali: 22.000 metri quadrati tra cui una discoteca di 18.000 metri quadri, centri medici, ristoranti, negozi, bar, piscine e palestre.

Tutti gli appassionati di football ricordano i mondiali di Italia ’90, allo Stadio Friuli si disputarono ben 3 partire valevoli per il Girone E: il 13 Giugno Uruguay-Spagna 0-0, Corea del Sud-Spagna finita 1-3 con tripletta del madrileno Michel il 17 Giugno e Corea del Sud-Uruguay 0-1 del 21 Giugno, con rete del futuro romanista Daniel Fonseca al minuto 91.

Il nostro Mister Daniele De Rossi ricorderà con piacere la partita Italia-Georgia 2 a 0 del 10 Settembre 2008, disputata al Friuli davanti a 26.000 spettatori, valevole per le qualificazioni al Mundial africano del 2010, in quanto firmò la doppietta della vittoria ai minuti 17 e 89; Speriamo che gli porti ancora fortuna come allora.

STORIA DI UDINE

Cittadina di “passaggio” tra la penisola italica e l’Illirico (penisola balcanica), assume maggiore importanza dopo che le due “metropoli”vicine, Aquileia e Cividale, vengono, una saccheggiata e distrutta dal famigerato Attila re degli Unni nella metà del V secolo D.C e l’altra abbandonata dai Longobardi intorno al X secolo D.C. Nel 1222 diviene sede del patriarcato delle Venezie interne e si espande sul contado adiacente venendo a contatto con Venezia. La città lagunare dopo una lunga lotta conquista Udine che entrerà nella sfera d’influenza veneziana fino al 1797 quando passa sotto il giogo napoleonico fino al dominio austriaco nel 1814. Gli austriaci la dotano di un collegamento ferroviario con Trieste nel 1859. Nel 1866 tramite plebiscito è annessa al Regno d’Italia e 30 anni dopo viene fondata l’Udinese Calcio.

COSA VEDERE

Loggia del Lionello, il Palazzo Comunale dove si riuniva il consiglio cittadino a partire dalla fine del ‘400. L’edificio si affaccia sulla centrale Piazza della Libertà, centro commerciale e sociale  cittadino sin dal medioevo. L’edificio esternamente è composto da fasce alternate di pietra bianche e rosa provenienti dalle cave delle Alpi. Di fronte a questo edificio si affacciano la Loggia e tempio di San Giovanni dove è inglobata la Torre dell’Orologio completata nel 1547 su di segno di Giovanni da Udine, allievo di Raffaello con il quale collaborò a Roma per l’abbellimento dei Palazzi Vaticani.

Castello, di origine medievale, distrutto dopo il tremendo terremoto del 1511, venne ricostruito in stile rinascimentale da Giovanni da Udine intorno alla metà del ‘500. Sede della Pinacoteca comunale, del museo archeologico e del Risorgimento, soprattutto quest’ultimo è molto significativo e importante per capire le fasi delle 3 guerre d’indipendenza di risorgimentale memoria.

Palazzo Patriarcale, costruito nel 1539, ampliato tra il 1708 e il 1725, dal 1995 è visitabile il museo che oltre ad una vasta collezione di quadri comprende la visita alle sale del palazzo con i celebri affreschi di Gianbattista Tiepolo, considerato il pittore più importante del’700 veneto e italiano.

Cattedrale di Santa Maria Annunziata, costruita e ricostruita tra il 1235 e il 1511 a causa dei terremoti che affliggono da secoli la terra friulana, è il Duomo cittadino. Fu restaurato definitivamente nel 1735, all’interno predomina lo stile barocco che è in netto contrasto con la facciata medievale in stile gotico veneziano.

Orto Botanico, per chi volesse passeggiare all’ombra di alberi e cespugli rigogliosi, questo parco di 30 ettari ospita una delle più varie collezioni di orchidee sparse tra fontane e alberi secolari provenienti dalle più disparate aree del globo terrestre.

DOVE MANGIARE (grazie a Luca del Zotto – RC Friuli)

Osteria Al Vecchio Stallo, in Via Viola 7, da assaggiare l’antipasto a base di prosciutto friulano, tra i più rinomati d’Italia o il famoso ossobuco. Per conoscere la cucina udinese i primi propongono Mignaculis cu la luanie, Cjalsons burro e ricotta. Per i secondi abbiamo l’imbarazzo della scelta: il tradizionale bollito misto con salse, frico con polenta, i musetti in varie salse e la porchetta in sugo d’arrosto. Ampia scelta dei vini, il Friuli ha delle eccellenze enologiche uniche in tutta Europa.

Osteria al Canarino, Via Cussignacco 37, una delle più antiche in città, piatti tipici come le semplici tartine con acciughe, il prosciutto San Daniele, l’immancabile minestra orzo e fagioli, moscardini al sugo e ovviamente polenta e baccalà. Ottima scelta dei dolci che qui in Friuli risentono dell’influenza austriaca e i vini che anche alla mescita sono di eccellente qualità.

Osteria alle Volte, Via Mercerie 6,  in pieno centro storico, per gli amanti del pescato abbiamo in tavola la cucina adriatica, moscardini in umido con carciofi alla giudia, capesante al pane aromatico e gamberi al lardo e zucchine fritte. Tra i primi consigliamo vivamente il risotto al Franciacorta (famoso vino italiano), da provare le famose fettuccine ricce con capesante e mazzancolle. I secondi, sempre tradizionali, propongono il guanciale di manzo in umido con patate e il rinomato musetto con patate e ovviamente la polenta.