Talenti della Liga Portugal

a cura di Gianni C. – Roma Club Parma

La nostra rubrica settimanale, quest’oggi fa tappa in Portogallo.

Il paese del grande Eusebio è stato da sempre una miniera di talenti da mettere in vetrina per il miglior acquirente.

Ogni anno, da quelle parti, avviene la vendita di decine di giocatori a club di mezzo mondo ma puntualmente vi è la scoperta di un nuovo talento.

I club più bravi a coltivarli sono sempre loro, Benfica e Porto.

Ma da qualche anno c’è un club che sta crescendo moltissimo e si sta affacciando anche nell’Europa che conta: il Braga.

I tre talenti di oggi giocano in queste tre squadre appunto ma mentre scrivo l’articolo, ne ho già individuati altri che prossimamente saranno oggetto di attenzione prima di preparare un articolo su di loro.

Il primo talento di oggi gioca appunto nello Sporting Club Braga.

Si chiama Roger Fernandes, 18 anni nato in Guinea Bissau, a Bissau, la capitale.

E’ uno dei tanti talenti che possiede la doppia nazionalità: nasce nel paese d’origine della propria famiglia e poi, per motivi lavorativi dei genitori, emigra ed acquisisce quella dove va a vivere dopo 10 anni.

Proviene da una famiglia di sportivi ed in particolare ha ben tre cugini che giocano a calcio in altri campionati: uno in Turchia, uno a Malta e uno in Italia.

Di lui aveva parlato anche il The Guardian nel 2022 poiché l’aveva inserito nella speciale classifica dei sessanta migliori talenti nati nel 2005.

Le sue caratteristiche sono: il dribbling, il dribbling e il dribbling.

E’ un brevilineo, alto 168 centimetri ma che ha tanta potenza nelle gambe. Abbina rapidità e forza e questo gli permette di saltare sempre l’uomo, rientrare sul lato debole dell’avversario e tirare forte in porta.

Nonostante prediliga il piede sinistro calcia molto bene anche con il destro ed ha delle ottime doti di velocità.

E’ cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Braga e solo da luglio è stato aggiunto alla prima squadra.

Gioca esterno sinistro d’attacco e quest’anno nel campionato portoghese in undici presenze ha realizzato già 1 gol e 5 assists.

Ovviamente il bottino è più ampio avendo giocato sia in Champions League che in Europa League dove ha realizzato una rete contro il Qarabag.

In patria lo paragonano già al più grande di tutti i tempi, Eusebio, ma ovviamente il ragazzo ha ancora tantissimo da dimostrare. Intanto però Artur Jorge, tecnico del Braga, se lo coccola e gli concede il giusto spazio visto il talento che sta dimostrando.

Dal nord del Portogallo, scendendo lungo la costa, la seconda città per importanza in Portogallo, dopo la capitale, è Porto dove ha sede l’omonima squadra.

Da sempre un’icona del calcio portoghese, nel tempo ha dato i natali a decine di talenti del calcio giocato.

E sulle rive del Duero, è approdato lo scorso gennaio il secondo talento di oggi.

Otavio Ataide da Silva, 21 anni di San Paolo, Brasile.

Arriva nel calcio dei grandi attraverso la società del Famalicão, distretto sud di Braga, che lo preleva dal Flamengo dopo soli sei mesi di prestito.

Nella squadra carioca fa tutta la trafila giovanile, nonostante sia nato nella città rivale, paulista, ma qui fa già intravedere le sue doti.

Diviene campione del Brasile con il Flamengo nel 2020 in virtù dell’unica presenza in campionato alla prima giornata contro il Palmeiras.

Purtroppo la stagione non va benissimo perché gli vengono preferiti giocatori più esperti ma il ragazzo non si perde d’animo e l’anno successivo inizia ad entrare stabilmente nelle rotazioni della prima squadra, mantenendo la titolarità nel Flamengo del campionato under 20.

La cessione al Famalicão per mezzo milione di euro non rispecchia il valore del ragazzo, anzi gli bastano nove presenze nello scorso campionato per essere acquistato dal Porto 18 mesi piú tardi, per 12 milioni di euro.

E’ alto 188 centimetri, fisico asciutto, molto bravo in impostazione e dotato di un sinistro molto educato, tipico dei difensori brasiliani.

Sa farsi valere anche nei contrasti aerei ma sicuramente con il pallone a terra dà il meglio di sé avendo una buona visione di gioco, quasi da mediano.

Sérgio Conceição, tecnico dei lusitani, che da quelle parti è un’icona dei Dragões, quest’anno ha deciso di puntare su di lui concedendogli molto spazio come dimostrano le due presenze in Champions League e le ventuno in campionato.

Otavio, ha impreziosito le sue presenze anche con due gol in campionato e un assist in Champions.

Non ha ancora esordito in nazionale verdeoro ma sicuramente le sue prestazioni non sono sfuggite al neo tecnico Dorival Junior.

Sicuramente ha un futuro interessante e soprattutto è un talento da seguire con molta attenzione vista la difficoltà a reperire difensori centrali mancini.

Il terzo talento di oggi gioca al Da Luz, storico stadio di Lisbona e si candida a diventare un beniamino del pubblico locale per diversi anni a venire a meno che il club delle aquile non riceva un’offerta irrinunciabile.

A soli 19 anni ha già vinto il campionato del Portogallo, la Supercoppa portoghese, la Youth League e la U20 Intercontinental cup.

Sto parlando di João Pedro Gonçalves Neves, o semplicemente João Neves, nato a Tavira, sull’Atlantico, a due passi dal confine spagnolo.

Il suo procuratore è Jorge Mendes, titolare della Gestifute, nonché uno dei procuratori più influenti al mondo.

Il procuratore portoghese, uomo di mondo, non si scomoda per un ragazzino di 19 anni se non intravede delle qualità cristalline e Neves le ha sicuramente!

Cresciuto calcisticamente nell’Academia del Benfica, Neves, ha fatto tutta la trafila giovanile fino a gennaio dello scorso anno in cui è entrato stabilmente in prima squadra.

Quest’anno ha giocato tutte e sei le partite di Champions dei lusitani da titolare, e ha già tre presenze in Europa League oltre alle 25 in campionato e le 5 nella coppa portoghese nazionale.

Il bottino delle realizzazioni è un po’ magro, solo 2 gol e 2 assists in campionato ma il tecnico Roger Schmidt lo tiene in considerazione sia come trequartista sia come regista davanti alla difesa.

A soli 19 anni vanta già tre presenze nella nazionale portoghese.

Tecnica individuale pari a quella del suo game player su FC24, abbina ad esse anche una buona struttura fisica robusta nonostante i suoi 174 centimetri d’altezza.

Con il destro o il sinistro fa quello che vuole in mezzo al campo e la sua crescita individuale e tattica è incrementale anno dopo anno.

Ottima visione di gioco è abile anche nei recuperi e nel contrasto poiché denota delle spiccate doti difensive.

Su di lui ci sono gli occhi dei club di mezza Europa ma si sa, il Benfica è una bottega carissima.

E’ uno di quei giocatori che calcisticamente sono belli da vedere e che ti fa appassionare al gioco del futbol.