La Roma è scesa in campo nella prima partita di playoff validi per l’accesso alla seconda fase dell’Europa League; ad Oporto si ritrovano per la quarta volta Porto e Roma.
Contrariamente a quanto annunciato in conferenza stampa da Ranieri è la Roma che parte forte sfruttando gli ampi spazi lasciati in mezzo al campo dagli avversari.
Le vecchie abitudini sono però dure a morire e così da azione di calcio d’angolo giallorosso scatta un contropiede avversario pericolosissimo (3 contro 4) che per fortuna si dissolve da solo.
Le due squadre sono praticamente a specchio e sono tanti i singoli duelli in ogni zona del campo; la partita lentamente diventa spigolosa a discapito dello spettacolo. Ridicolo l’atteggiamento dei giocatori portoghesi che ad ogni minimo contatto si lasciano andare a terra con scenate degne di un “horror movie”.
L’arbitro tedesco si dimostra totalmente incapace nella gestione del gioco e nel controllo dei falli, il primo tempo si chiuderà con ben 6 ammoniti di cui 4 inspiegabili a carico della Roma; fa le spese di questa incapacità arbitrale il povero Dybala che è costretto ad uscire al 38’ a causa di una botta killer subita in precedenza.
I giallorossi accusano un po’ il colpo, come sempre la presenza o l’assenza del fantasista argentino sono la luce o l’ombra di questa squadra e quasi senza accorgersene arretrano il baricentro di 20 metri; sembra il solito film visto e rivisto all’infinito quest’anno e invece pochi istanti prima di andare a riposo la Roma segna la rete del vantaggio.
Baldanzi, subentrato a Dybala, recupera con forza un pallone sulla trequarti avversaria, apre velocemente per Saelemaekers che mette in mezzo all’area una palla invitante per Dovbyk, l’ucraino viene contrastato da un avversario e il pallone rimasto senza padrone diventa preda dell’accorrente Çelik che scarica in porta tutta la rabbia di una brutta stagione; sembra incredibile ma stiamo esultando per un gol importante segnato da Çelik!
Partita in totale controllo e con la sensazione che la si possa portare a casa senza troppa fatica; ancora una volta però la paura si impadronisce di Mr. Ranieri che toglie dal campo Saelemaekers e Koné, il belga tra le altre cose salterà la sfida di ritorno per squalifica.
Primo minuto del secondo tempo e prima parata di Svilar; la Roma gestisce comunque bene il pallone e anche i nuovi entrati El Shaarawy e Pisilli sembrano integrarsi bene; è proprio Pisilli che al 65’ viene anticipato di un soffio mentre sta per depositare in rete il pallone dopo una bella parata di Diogo Costa su colpo di testa di Cristante.
La troppa euforia e sicurezza si trasformano in incubo un minuto dopo quando da lungo rilancio del portiere il Porto trova la rete del pareggio; ancora una volta la difesa romanista si fa trovare impreparata (ma ci lavorano su queste situazioni?), e Moura riesce a beffare Svilar con una deviazione decisiva di Baldanzi.
Improvvisamente la partita cambia e anche il pubblico che prima fischiava i suoi giocatori inizia a crederci e ad incitare la propria squadra; Ranieri toglie Pellegrini, ancora una volta partita evanescente del Capitano ad essere gentili, e fa entrare Soulé.
Ci pensa però il grande genio di Cristante a regalare 20’ di panico ai tifosi giallorossi facendosi espellere per una trattenuta evitabilissima, doppio giallo e strada degli spogliatoi per il numero 4; Ranieri richiama Dovbyk per Paredes, probabilmente non si poteva fare diversamente ma sta di fatto che la partita della Roma finisce qui e inizia l’assalto al fortino giallorosso da parte dei portoghesi.
La squadra però regge, fatica ad alleggerire la pressione avversaria ma non concede occasioni importanti al Porto; i giocatori stanchi ed innervositi da tutto l’ambiente portano a casa un pareggio giusto ma che con un minimo di attenzione in più poteva essere una bella vittoria.
Al di là delle scelte iniziali fatte da Ranieri che possono essere condivisibili o meno, quello che lascia un po’ perplessi ancora una volta è la gestione dei giocatori che prendono un cartellino giallo; era già successo a Milano contro il Milan di vedere un doppio cambio all’intervallo (Koné ed Hummels) a causa di ammonizioni pensando alla partita successiva contro la Lazio. Con il Napoli non schieri la formazione iniziale per giocarti tutto con il Milan, la conseguenza è che non ti giochi alla pari la partita di campionato e fai una prestazione pessima in Coppa Italia.
In generale i risultati stanno danno ragione al tecnico testaccino, la sensazione però e che qualcosa in più si sarebbe potuto fare, come stasera contro un avversario in grande difficoltà per oltre un’ora; schierare Cristante con la scusa che domenica è squalificato ha complicato la partita due volte.
Tra una settimana il ritorno all’Olimpico, sfida ancora aperta ma che questa Roma porterà a casa perchè più forte sia fisicamente che tecnicamente; ci sarà apprensione per una settimana pensando alla botta subita da Dybala che sicuramente non giocherà domenica alle 18 in quel di Parma; menzione speciale stasera per Çelik, al di là del gol ha disputato una partita attenta e senza sbavature, l’abbiamo tanto criticato ma è corretto dargli il giusto riconoscimento quando lo merita.
Tra una settimana l’Olimpico sarà pronto e caldo per ricevere il Porto e qualsiasi arbitro!
Luca Panno – Roma Club Parma
Ho visto solo il primo tempo, in cui effettivamente la Roma sembrava essere in grado di comandare il gioco ma le ripartenze degli avversari hanno creato qualche grattacapo. L’uscita di Dybala a causa di un intervento killer ha sicuramente smorzato gli entusiasmi. Peccato…