Anno nuovo, Roma vecchia

a cura di Emanuele Biddeci – Roma Club Palermo

Cremonese, Atalanta, quelli, Milan, Verona, Al Shabab, Salernitana.

Cominciamo l’anno nuovo in Coppa Italia contro la Cremonese, bestia nera della passata edizione. La gara sembra mettersi subito bene per la Roma. La Cremonese colleziona 4 ammonizioni nel giro di 16 minuti. Monta il nervosismo negli avversari. La Roma si gasa. La Cremonese passa in vantaggio. I tifosi della Roma iniziano a percepire la gara come un film già visto. E se fosse un film quale sarebbe? Certamente sarebbe Titanic. Speri sempre che Jack si salvi, ma alla fine affonda sempre. E allora noi vi chiediamo, pensate che sia finita così anche stavolta? “Ma manco per niente”. Con gli ingressi di Dybala e Azmoun, tra gli altri, cambia la musica. L’Iraniano tira fuori dal cilindro un assist per Lukaku al minuto 77 e la Roma pareggia. Poi un rigore di Dybala ribalta la gara. Alla fine, l’epilogo che non ti saresti mai aspettato. Stavolta Jack si è salvato. Non ce ne vogliano i fan di Rose.

Dopo soli 4 giorni arriva l’Atalanta. La Roma è decimata dagli infortuni e dalle partenze di Ndicka e Aouar in coppa d’Africa e di Azmoun in coppa d’Asia. Nonostante tutto tiene botta contro l’Atalanta facendo una grandissima partita. Il problema però è sempre lo stesso, la difesa che ormai sembra diventata come il burro che si spalma su una fetta di pane. Cross in area giallorossa e Koopmeiners insacca di testa dopo 8 minuti. Il pari definitivo arriva al minuto 39 con un calcio di rigore trasformato di nuovo da Paulo Dybala. Partita chiusa perlomeno nel risultato perché, stante le tante occasioni da una parte e dall’altra, l’unica cosa degna di nota è l’espulsione per doppio giallo del condottiero giallorosso JOSÉ MOURINHO. I Grazie non saranno mai abbastanza.

Arriva il quarto di coppa e purtroppo arriva nuovamente con un derby. La rievocazione di quel maledetto 26 Maggio è praticamente naturale. Infatti la Roma perde anche stavolta per una rete a zero siglata da un rigore di Zaccagni, causato da un fallo del giovane difensore giallorosso Huijsen. È  un gran peccato perché la Roma gioca bene tutto il primo tempo e ha solo da darsi colpe per l’ennesima falsa partenza nel secondo tempo. Nel finale viene fuori il solito nervosismo da derby e vengono espulsi per la Roma Azmoun e Mancini e per “quelli” invece Pedro.

Contro il Milan, JOSÉ MOURINHO non è in panchina per via della squalifica subita contro l’Atalanta. Fuori Rui Patricio, che probabilmente lascerà la Roma a fine stagione, per scelta tecnica e dentro Svilar. La Roma ancora più falcidiata dagli infortuni stavolta perde anche Dybala che era uscito dopo il primo tempo del derby di coppa. La gara parte subito in salita col Milan che la sblocca dopo 11 minuti con gol di Adli. Si, è il suo primo gol. Si, abbiamo fatto segnare anche lui. Nella ripresa dopo soli 10 minuti raddoppia Giroud, mentre al 69esimo il rigore che sembra riaprire la gara lo segna Leandro Paredes. Per il centrocampista giallorosso Campione del Mondo con l’Argentina è la prima realizzazione. All’ottantaquattresimo la chiude definitivamente per il Milan Theo Hernandez. La gara finisce 3 a 1 per i rossoneri e segna una svolta.

A pochi giorni dalla gara casalinga contro il Verona, esattamente martedì 16 Gennaio 2024 ore 9.30, viene comunicato dalla società l’esonero di JOSÉ MOURINHO. Poche ore dopo viene annunciato come nuovo allenatore, con un contratto di soli 6 mesi, Daniele De Rossi. Una mossa “strategica” della società che era pienamente consapevole dell’amore che il Popolo Romanista nutriva, nutre e nutrirà per sempre per JOSÉ MOURINHO. 2 FINALI IN DUE ANNI NON VERRANNO MAI CANCELLATE DAI CUORI ROMANISTI.

Come detto, arriva il Verona. Tributi simultanei per JOSÉ E DANIELE si levano da ogni anfratto dell’Olimpico. La Roma parte col botto, mette in atto dei fraseggi che ricordano molto il Barça di Guardiola. La gara viene sbloccata al 19esimo da un gol di Lukaku su assist di Stephan El Shaarawy che al 25esimo fornirà l’assist anche per il gol del Capitano, Lorenzo Pellegrini. Per lui, fischi abbastanza immeritati. Ma saprà riconquistare il Popolo Giallorosso. Al 64esimo Llorente procura un calcio di rigore al Verona che Djuric manda alto fornendo un assist a Samantha Cristoforetti. Dopo poco più di 10 minuti Folorunsho segna un gol da fuori area su assist nientemeno che del suo portiere Montipò. Va detto che su questo gol la responsabilità è tutta di Rui Patricio. La gara si conclude con la prima vittoria per Mister Daniele De Rossi e noi tifosi facciamo ancora una gran fatica a non vederlo con maglia e calzoncini giallorossi. Daje Daniè.

Contro l’Al Shabab, l’amichevole disputata in terra Saudita, si vede una Roma rimaneggiata. Molti giovani in campo come Pisilli, Pagano, Mannini, Boer e Joao Costa. È proprio quest’ultimo che sblocca l’incontro dopo 10 minuti dalla ripresa su assist di Zalewski. Va detto che Joao è un ottimo talento che va coltivato. Al 78esimo la pareggia per i padroni di casa Carrasco, con una punizione ineccepibile che beffa l’incolpevole Boer. A 5 dal termine la chiude il solito Romelu Lukaku con un tiro dentro l’area da bomber di razza. Era un’amichevole ma non ditelo a Lukaku, ve lo sconsigliamo.

Infine, l’ultima di Gennaio la giochiamo all’Arechi di Salerno. La Salernitana gioca bene tutta la partita. Parte forte e fa capire alla Roma che vuole salvarsi. Stante però un primo tempo abbastanza sottotono dei giallorossi, la squadra di mister DDR passa in vantaggio su calcio di rigore messo a segno da Dybala al 51esimo. Servono solo 15 minuti alla Roma per raddoppiare con Capitan Pellegrini su cross di Karsdorp dalla sinistra. Pochi minuti dopo, per una distrazione difensiva, Kastanos accorcia le distanze per i Campani. Ma è Game Over all’Arechi. La Roma che vince. La Roma che segna. La Roma che dà noia a tutti. FORZA MAGICA ROMA.