Fortitudo

La nascita della Roma e il contributo della Fortitudo: Una storia Italiana

a cura di Riccardo Rizzo del Roma Club Florida.

Mentre nella Capitale nel 1927 fervevano i preparativi per mettere a punto la fusione che avrebbe creato l’A.S. Roma, il mondo, un passo indietro e uno avanti, faceva i suoi progressi. 

Charles Lindbergh, l’aviatore statunitense, il 20 di Maggio parte da New York col suo Bimotore “Spirit of Saint Louis“, trasvola l’Atlantico e dopo 33 ore e 30 minuti atterra a Parigi, come quella della Roma la storia dell’Aviazione è appena cominciata.  

Il “Nuovo Mondo” è più vicino anche perché i primi mesi dell’anno è inaugurato il primo servizio telegrafico tra Londra e Washington. Sempre in USA l’11 di Maggio si assegnano i primi Oscar della storia. Dagli States non arrivano solo notizie incoraggianti: il 29 Agosto, dopo anni di estenuanti dibattimenti giudiziari, vengono giustiziati sulla sedia elettrica il pescivendolo piemontese Bartolomeo Vanzetti e l’operaio pugliese Nicola Sacco; rei, soprattutto, di essere italiani. In Italia, invece, il Governo impone la Tassa sul Celibato, addio scapoli d’oro e il 26 Dicembre un terremoto devasta i Colli Albani distruggendo totalmente l’incantevole borgo di Nemi.  

Ma a noi interessa soprattutto sapere il nome della seconda squadra che accettò di entrare nel Progetto Giallorosso. SOCIETÀ GINNASTICA E SCHERMA FORTITUDO. Data di fondazione il 30 Novembre 1907 dopo che Papa Pio X fa una forte donazione ai frati di Nostra Signora della Misericordia per incrementare la Scuola sportiva di Borgo che avevano fondato con il Colonnello di Brigata Aldo Salvatori Nobili nel 1904.  

A furor di popolo si scelse il nome Fortitudo e Nobili fu il primo allenatore. La divisa era blu e rossa con stemma Lupa Capitolina. Il campo di gioco era tra Castel Sant’Angelo e l’attuale Via della Conciliazione ma il presidente Don Porfirio Cipriani trovò uno spazio migliore per costruire uno stadio con tribune, nei pressi della Madonna del Riposo. Fu quella la “tana” della Fortitudo per più di 20 anni, campo ostico a causa dei tifosi più passionali e turbolenti dell’Urbe.  

Dopo molta gavetta, nel 1921, la squadra partecipa alla prima finale del campionato centro sud ma viene sconfitta dal Livorno. L’anno successivo i calorosi tifosi sognano il tricolore; la squadra arriva alle finali nazionali contro la temutissima Pro Vercelli che strapazza i romani in 2 partite senza storia: 3-0 e 5-2. La storia si ripete: ogni qualvolta si oltrepassa il Po le squadre meridionali vengono puntualmente strapazzate.  

Fu così che la compagine di Don Cipriani decise, nel 1926, di assorbire la Pro Roma. Quest’ultima giocava a Piazza d’Armi nei pressi della Mole Adriana ed era famosa per i suoi campioni di Tamburello, Sfratto (una sorta di palla avvelenata che si gioca in 9 in un campo lungo 100mX15m), Nuoto e Podismo. Ma l’idea di una fusione più in grande stile piacque molto al Presidente e al Colonnello; e la Fortitudo entra nella Roma con i suoi indimenticabili campioni.  

GIOVANNI CARBYONS, Roma 1900-1970, detto Moschino, terzino veloce, fluidificante e ottimo crossatore; rarità in un periodo in cui ai difensori si chiedeva soprattutto forza fisica e poca tecnica. Fu con Noi 5 stagioni.  

MARIO DE MICHELI detto Scrucchia, romano, classe 1905, famoso per il suo carattere fumantino, andava a nozze nelle mischie, nelle 70 presenze fu sempre amato per la sua grinta Testaccina, ci ha lasciato nel 1965.  

ENRICO CAPPA di Novara, 1898-1969, il suo nome resta scolpito più profondamente nella storia giallorossa in quanto il 16 Luglio 1922 realizza, al Motovelodromo Appio, il primo gol di tutti i tempi nella storia della Roma contro i maestri Danubiani dell’Ujpest di Budapest in un amichevole che vide i Nostri spuntarla per 2 a 1.  

Pochi sanno che il primo capitano della Roma e campione del mondo 1934 Attilio Ferraris proviene dalla Fortitudo e come lui un altro capitano campione del mondo 2006 ha iniziato a 7 anni la sua carriera calcistica con la Fortitudo, il suo nome è già leggenda e si chiama Francesco Totti.