PROFUMO D’EUROPA

Atmosfera calda e di grande entusiasmo quella che si respira all’Olimpico in attesa di Roma – Fiorentina.

Formazione confermata in casa giallorossa mentre Palladino mischia un po’ le carte rinunciando inizialmente a Gudmundsson, Adli, Folorunsho e Fagioli rilanciando in attacco Zaniolo insieme a Kean.

Tutti si aspettano un avvio spumeggiante dei giallorossi e le premesse sembrano confermare le attese, dopo appena due minuti Cristante recupera un bel pallone a centrocampo tagliando in due la retroguardia avversaria e servendo con un perfetto lancio sulla sinistra per il mancino di Dovbyk, l’ucraino però non tira subito e la conclusione successiva viene respinta dalla difesa.

I ritmi calano consentendo alla Fiorentina di chiudere bene gli spazi senza lasciare grandi possibilità alla Roma e facendole prendere sempre di più possesso del gioco a metà campo.

(Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)

Poco dopo la metà del tempo salgono in cattedra Svilar e Kean. Al 26’ l’attaccante viola si libera di Mancini e si presenta a tu per tu con il numero uno giallorosso che in uscita riesce a respingere la conclusione, passano appena tre minuti quando Kean sfugge ancora a Mancini sul lato sinistro e da posizione defilata lascia partire un diagonale forte e preciso, Svilar risponde nuovamente in due tempi.

La partita vive di qualche improvvisa fiammata, al 33’ dopo un lungo palleggio della Roma Soulé apre sulla destra per l’accorrente Çelik che calcia in corsa di potenza verso De Gea che risponde da grande campione quale è.

Quando tutti aspettano la fine di un primo tempo decisamente bruttino dei giallorossi ecco che la partita diventa scoppiettante.

Lungo lancio filtrante di Pellegrini, Gosens libera in qualche modo servendo involontariamente il pallone a Shomurodov, l’uzbeko calcia forte e potente di sinistro chiamando alla super parata De Gea che alza sopra la traversa.

Dalla bandierina Pellegrini scodella in mezzo, ancora una respinta della difesa viola e palla raccolta da Angeliño che con il suo mancino vellutato rimette in area, sponda di Shomurodov e gol di testa di Dovbyk che può finalmente esplodere la sua gioia di fronte alla Curva Sud.

Primo tempo complicato quello della Roma, ci si aspettava sicuramente un avvio molto più deciso dei giallorossi che invece un po’ alla volta hanno finito per adeguarsi al ritmo lento degli avversari; centrocampo troppo compassato per riuscire a dare velocità alla manovra, Pellegrini si è sicuramente mosso molto ma senza mai trovare una collocazione importante per la squadra.

Fiorentina compatta e ordinata al netto di qualche fallo di troppo; paga la scelta di Palladino di mettere Parisi su Soulé togliendolo dalla sua naturale posizione, il numero 65 viola è riuscito a contenere bene l’argentino.

Le squadre tornano in campo con una novità a testa, Pisilli e Fagioli prendono il posto di Pellegrini e Gosens ma il copione non cambia anzi, sembra ripetersi esattamente lo stesso film del primo tempo.

La Roma ha subito un paio di buone occasioni prima con Dovbyk e poi con Koné che chiama De Gea alla parata in tuffo; poi la Fiorentina prende il controllo della partita, i giallorossi si abbassano notevolmente a difesa della propria area lasciando il pallino del gioco agli avversari.

Il possesso palla della Fiorentina nel secondo tempo arriva al 70% ma la verità è che i ragazzi di Mr. Ranieri giocano con grande concentrazione lavorando molto bene sugli anticipi e nelle chiusure degli spazi. Quando l’attenzione non basta ci pensa un monumentale Mile Svilar a chiudere ogni discorso.

Succede al 65’ quando di riflesso e con i piedi respinge una ravvicinata conclusione di Mandragora e poi a otto minuti dalla fine quando ancora una volta si ritrova faccia a faccia con Kean al termine di una bella combinazione degli ospiti, l’attaccante della Fiorentina calcia con la sicurezza di poter segnare ma il numero uno giallorosso è prodigioso ad allungarsi prima sulla sua sinistra e poi a far suo il pallone nel tentativo di ribattuta dello stesso Kean…mamma mia Svile!!!

Dall’altra parte la Roma ha due buone occasioni con i subentrati Pisiili e Gourna-Douath, ma entrambe le loro conclusioni non verranno ricordate negli annali del calcio.

La Roma vince e vince ancora per 1-0, D-I-C-I-A-N-N-O-V-E-S-I-M-O risultato utile consecutivo e aggancio al quarto posto della Juventus che pareggia a Bologna. Sembra un sogno e invece è una bellissima realtà che porta un nome e cognome, Claudio Ranieri.

Photo by Ivan Romano/Getty Images)

Non è stata una Roma bella ma concreta e cinica, l’atteggiamento che serve per provare fino all’ultimo respiro un’impresa che sarebbe leggendaria; ancora una volta il migliore in campo è San Mile Svilar da Anversa e anche questo potrebbe essere un segnale poichè all’inizio di questa stagione partite di questo tipo le avresti come minimo pareggiate.

Ora si va a Bergamo, l’ultimo vero ostacolo da superare prima di Milan e Torino. Trasferta difficilissima e senza il supporto dei nostri splendidi tifosi, ma per una squadra che nel girone di ritorno ha totalizzato più punti di tutti (40 con il Napoli secondo a 33) niente deve apparire impossibile.

Un pensiero finale per Edoardo Bove, bello ed emozionante rivederlo sotto la Sud e con gli occhi lucidi.

Luca Panno – Roma Club Parma