Festa Scudetto!

ROME, ITALY - MAY 5: AS Roma Women players celebrate during the lap to celebrate the championship won by the women's team during the Serie A TIM match between AS Roma and Juventus at Stadio Olimpico on May 5, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Matteo Ciambelli / Defodi Images via Getty Images)

a cura di Lorenzo Avenali – Roma Club Lupi di Londra

Domenica 5 maggio 2023: dopo aver vinto lo Scudetto senza giocare (nel turno di riposo) e aver festeggiato in settimana a Sassuolo, finalmente la Roma femminile CAMPIONE D’ITALIA torna nella sua casa, in quel Tre Fontane tutto esaurito e drappeggiato di bandiere giallorosse e di un enorme tricolore su tutta la tribuna Est. Grandissima è la festa per le nostre campionesse non appena scendono in campo!

Pur se già bi-scudettate, per le giallorosse ci sono ancora da onorare le ultime tre giornate di questa ormai abbastanza pleonastica “poule scudetto” – ricordiamo infatti le polemiche verso la Lega per la formula di questa serie A, molto criticata perché mal progettata (anche un po’ per “colpa” della Roma che nelle ultime due annate ha “ammazzato” il campionato già molte giornate prima del termine): tutti i giochi sono fatti, si sa già chi ha vinto e chi va in Champions, quindi a che pro continuare a giocare?

“E soprattutto (questa è una polemica personale di chi redige questa rubrica), a che pro giocare l’ultima giornata Roma-Fiorentina, solo cinque giorni prima della Finale di Coppa Italia, tra le stesse due squadre?
Solo per far correre il rischio a qualche titolare di venire falcidiata in vista dello scontro diretto vista Coppa?”

Questa sensazione di competere quasi in partite amichevoli sta generando partite rocambolesche, come quella di mercoledì 1° maggio tra Sassuolo e Roma, un match folle terminato 5 a 6 per le giallorosse, con un gol vittoria in extremis dopo aver subìto ben tre reti in due minuti.

Anche la partita di domenica contro l’Inter sembra più un’amichevole, per lo spirito in campo. Attenzione, non vogliamo dire che le ragazze non ci abbiano messo la grinta: gli strappi di Haavi, le cannonate di Viens, la ferocia nei contrasti di Sønstevold, le geometrie di Kumagai e Giugliano, sono stati tutti come al solito impressionanti.
Ma come in casa del Sassuolo, si è avvertita l’assenza del cinismo, dell’incisività di quella squadra che giocava solo per vincere, anche le partite sporche, e che ha portato infatti all’incredibile ruolino di marcia di ventidue vittorie su ventiquattro partite, con una sconfitta e un pareggio. In tutta Europa, solo il Barcellona stellare ha fatto meglio.

E così, abbiamo visto queste partite un po’ da calcio estivo, con tanti gol da entrambe le parti, con la Roma che è passata dall’essere avanti a venire raggiunta e poi a recuperare nel finale per trovare una vittoria meritata.

Veniamo quindi al filmato della partita.

La Roma ha iniziato in maniera arrembante, quasi a voler accontentare il pubblico di casa che cantava da ore “I CAMPIONI DELL’ITALIA SIAMO NOOOOIIII” (e tra loro, il vostro umile scrivente). Già al 6’ Valdezate lancia Haavi sulla corsa, la norvegese centra per Manuela Giugliano che mette fuori un facilissimo rigore in movimento.
Dopo poco, un bello scambio Giugliano-Viens-Giugliano libera al tiro Greggi, anche questo di poco fuori.

Al 15’, sempre Valdezate (alla seconda consecutiva da titolare, ieri molto attenta e precisa anche in fase di impostazione) recupera con caparbietà un pallone a centrocampo e lancia con precisione Viens, che scappa via inseguita da due difensore nerazzurre che nulla possono; la canadese centra l’angolino alla sinistra del portiere avversario, 1 a 0 per la Roma!

Sembra esserci solo la squadra capitolina, in campo: al 21’ la Haave si vede ribattere un tiro, mentre al 27’ un delizioso tocco in area di Saki Kumagai libera Giugliano che centra la traversa, nuovamente da sola davanti al portiere (quando i tre punti contavano ancora, Manuela non avrebbe mai sbagliato tiri simili).

Queste occasioni sembrano far suonare la sveglia dell’Inter, che finalmente inizia a giocare e a salire con la squadra. Dopo un tiro di poco alto, arriva il fortunoso gol del pareggio: Bonfantini (ex col dente avvelenato) mette in area un cross dal fondo, e una sorprendentemente disattenta Linari interviene mettendo purtroppo fuori tempo Ceasar e segnando nella propria rete: 1 a 1.

C’è tempo per un tiro di Pilgrim (oggi un po’ spenta) e poi torna ad attaccare l’Inter. Al 33’ azione in velocità con Robustellini che mette in mezzo un pallone invitante, sventato dalla portiera romanista Ceasar. Ma nemmeno un minuto dopo il pressing delle nerazzurre ripaga: Milinkovic intercetta un pallone a centrocampo, serve Magull al limite dell’area e la tedesca perfora Ceasar con un diagonale preciso: Roma 1 – Inter 2 a dieci minuti dall’intervallo.

Intanto, il Tre Fontane continua a cantare e scoppiare di felicità, per nulla turbato da quanto accade in campo, come se già sapesse quello che sarebbe successo di lì a pochi minuti, al 38’: “Sensei” Kumagai ruba un pallone, supera con una deliziosa serpentina il portiere in uscita, e mette in rete a porta vuota: di nuovo in pari, sul 2 a 2.

Ma quando sembrava già tutto pronto per andare al riposo in parità, la perla di Agnese Bonfantini: lanciata in contropiede riceve palla dal vertice destro dell’area di rigore, uno sguardo alla porta e alla posizione di Ceasar, e un tocco sotto perfettamente calibrato che fa scaturire un pallonetto perfetto: Roma 2 – Inter 3, e terzo gol nel solo 2024 di Bonfantini contro la sua ex squadra (come si diceva, ex avvelenata…).

Al rientro dagli spogliatoi, Mister Spugna fa una serie di cambi: subito Giacinti per Pilgrim, poi Troelsgaard per Kumagai, Feiersinger per Greggi (che ha speso come sempre tantissimo) e Di Guglielmo per Valdezate, con Minami che si accentra al financo di Linari, e Haavi che passa a sinistra (dove prima giocava la svizzera).

E’ proprio la danese Troelsgaard che trova un bellissimo lancio in profondità, dritto nell’area avversaria, dove Viens lascia rimbalzare il pallone una volta per poi sprigionare un destro di rara potenza che fulmina Cetinja per il nuovo pareggio: 3 a 3!

Ora la Roma è tornata a giocare in scioltezza, con l’intenzione si divertirsi e divertire il pubblico in visibilio. E così all’80’ Viens recupera, Giugliano di prima serve in area Giacinti che salta Bowen con un controllo orientato e segna, con una decisa partecipazione al gol da parte di Cetinja, che non blocca una palla tutt’altro che imprendibile. La Roma ritorna quindi davanti, 4 a 3!

Giacinti ha due ulteriori occasioni per chiudere la partita, ma sola davanti al portiere tira fuori all’81’, e si fa ribattere da un’attenta (stavolta) Cetinja all’85’.

Il pubblico intanto sottolinea con gli Olééé ogni passaggio, e tributa la meritata standing ovation a Giugliano che esce per Tomaselli. C’è tempo per un’ulteriore azione Giacinti-Viens, con la canadese che trova solo l’esterno della rete.

Fischia l’arbitro, ed è FESTA GRANDE in un Tre Fontane pazzo di gioia!
Le romaniste cantano, ballano, posano per le foto e si abbracciano sulle note di “Grazie Roma” e di “SIAMO NOI, SIAMO NOI, I CAMPIONI DELL’ITALIA SIAMO NOI!”.
Meravigliose immagini che regalano la gioia più grande a tutti i veri tifosi romanisti.

E non sarà finita qui: la superlativa ciliegina sulla torta arriverà in serata, quando le ragazze della Roma femminile porteranno i loro sorrisi e soprattutto il loro scudetto in un glorioso giro di campo allo stadio Olimpico, nell’intervallo di Roma-Juventus, fermandosi poi a ballare (e far ballare) sotto la Curva Sud. Altri fotogrammi che resteranno nella storia e nei cuori giallorossi.

Grazie ragazze, per questo meraviglioso sogno diventato realtà. E se, per dirla con le frasi di un film bellissimo, “Il Paradiso è il luogo dove i sogni si avverano”, forse proprio questo Tre Fontane, per tanti pomeriggi e sere di questo indimenticabile cammino durato una stagione, è diventato il Paradiso per tutti noi.

FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!