a cura di Gianni C. – Roma Club Parma
La Roma dice addio alla prossima Champions League!
La matematica non condanna definitivamente i giallorossi ma è bene essere realisti e guardare agli obiettivi che questa squadra può facilmente raggiungere: l’Europa League.
I giallorossi escono dal Gewiss Stadium con la consapevolezza di aver ricevuto dall’Atalanta una sonora lezione di calcio a differenza di quanto scrissero gli organi di stampa riferito all’andata di Europa League con il Leverkusen.
In quell’occasione la Roma fu condannata da un episodio, e nel tentativo di recuperare il risultato, fu punita eccessivamente dal tiro di Andrich.
Ieri sera invece si è vista una squadra brillante e vogliosa e un’altra che ha palesemente finito la benzina e ha poco da dire al campionato.
Dopo l’effetto iniziale targato De Rossi, la Roma ha accusato una flessione di rendimento fisico e psicologico che è coinciso con la partita Fiorentina – Roma.
In quel periodo infatti la Roma giocò l’andata dei ottavi di finale di Europa League contro il Brighton.
Probabilmente l’organico giallorosso non è in grado di giocare partite ogni tre giorni e lo si è visto ampiamente ieri sera.
Fortunatamente le prossime due partite di campionato si giocheranno di domenica a distanza di sette giorni l’una dall’altra.
Genoa ed Empoli, quest’ultima in lotta salvezza, non possono rappresentare un problema per la Roma che in vista dell’incontro con i Grifoni dovrebbe recuperare Dybala assente anche ieri.
La gara è stata indirizzata subito bene dagli orobici con il doppio vantaggio firmato De Ketelaere al diciottesimo e al ventesimo minuto.
La Roma si è fatta piccola e si è rintanata nella propria area venendo surclassata per tutto il primo tempo dalle azioni degli orobici che hanno più volte sfiorato il gol.
La ripresa si è aperta con dei cambi per la Roma (Bove e Abraham per Paredes e Baldanzi) e al minuto 55 si è visto il primo tiro in porta da parte proprio di Bove.
L’Atalanta però non si è scomposta e solo un grande Svilar e i pali hanno impedito che il risultato fosse più rotondo.
Sul finale di partita la poca lucidità dei giocatori atalantini, complice la fatica di coppa che gli ha meritatamente consegnato la finale di Europa League contro il Leverkusen, ha permesso alla Roma di non essere surclassata nel punteggio.
Infine l’arbitro Guida, al minuto 64 ha fischiato un rigore molto dubbio per la Roma per fallo su Abraham che Pellegrini ha trasformato.
Sul punteggio di 2 a 1, la partita ha preso una piega diversa e la Roma si è scossa gettando il pallone in avanti alla ricerca del pareggio.
Ma il risultato è rimasto inchiodato e l’aritmetica ha sancito che in Champions League ci andranno Bologna e Juventus mentre all’Atalanta occorrono altri tre punti nelle prossime tre giornate.
Gli orobici infatti, oltre a giocare contro Lecce e Torino, devono ancora recuperare un partita contro la Fiorentina – annullata per la morte del dirigente viola Joe Barone e che si recupererà a fine campionato
Esiste ancora una possibilità per la Roma di andare in Champions ma è l’Atalanta a decidere se la Roma ci andrà.
Difatti la formazione di Gasperini deve vincere l’Europa League e terminare il proprio cammino in campionato al quinto posto.
Così facendo la Roma, se dovesse arrivare sesta, prenderà il posto dell’Atalanta in virtù della vittoria nella coppa europea.
Sperare è lecito ma con i bergamaschi non c’è da fidarsi.
Testa al Genoa alla ricerca dei tre punti che garantirebbero il piazzamento in Europa League e il raggiungimento dell’obiettivo minimo stagionale.
Come sempre la Roma è padrona del proprio destino.
Forza Roma
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