Leverkusen

a cura di Riccardo Rizzo – Roma Club Florida

Chi pensa a Leverkusen ha subito in mente una delle case farmaceutiche più grandi del mondo: la Bayer, fondata da Friedrich Bayer nel 1863. Oggi questa multinazionale conta più di 100.000 dipendenti e un fatturato annuo di 35 miliardi di euro con un ricavato superiore ai 7 miliardi di euro. Il prodotto più famoso di questa casa farmaceutica è l’Aspirina, entrata in commercio nel 1898 e diffusa in ogni angolo della terra. Nei laboratori della Bayer fu sperimentata per la prima volta l’eroina che doveva essere un alternativa meno invasiva alla morfina ma anche la ciprofloxacina: l’antenato di tutti gli antibiotici, che valse al team di ricerca della Bayer il Premio Nobel nel 1939. Non scordiamoci, però, che proprio in questi stabilimenti fu inventata l’Iprite: il gas mortale usato nella prima guerra mondiale soprattutto dalla fanteria del Kaiser ma non solo: gli inglesi ne fecero largo uso nella guerra coloniale in Yemen nel 1922 come gli italiani comandati da Badoglio nella guerra in Etiopia del 1936. Anche il Tabun, gas nervino, ha i suoi tristi natali nei laboratori di Leverkusen, questo gas fu utilizzato dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale come dall’esercito iracheno nel 1988 contro i kurdi causando un vero genocidio.

Dal 1930 la città prende il nome dal chimico tedesco Karl Leverkus, uomo di grande prestigio, laureato alla Sorbona di Parigi che ricevette in Germania il dottorato in farmaceutica e chimica. Nel 1834 Leverkus aprì a Wiesdorf (sobborgo, oggi, a pochi km da Leverkusen) la prima fabbrica tedesca per la produzione del Blu Ultramarino artificiale: pigmento cosmetico di colore blu profondo, usato sin dall’antichità per gli affreschi e per le decorazioni dei libri miniati. La fabbrica era all’avanguardia per l’utilizzo delle tecnologie più avanzate ma anche per l’ottimo trattamento riservato ai lavoratori che per Leverkus erano parte di una grande famiglia. L’azienda, ingrandendosi a dismisura, costruì le case per i dipendenti, i negozi, le scuole, le chiese e la caserma dei vigili del fuoco. Oggi Leverkusen è una città di 163.000 abitanti, sita nella regione della Renania Settentrionale Vestfalia che è il Land più popoloso della Germania con 18 milioni di abitanti. Assieme a Dusseldorf, Colonia, Bonn, Bochum, Duisburg e Dortmund forma la Regione Metropolitana Reno Ruhr che è una delle aree più densamente popolate del mondo, lo stato più ricco della Germania e uno tra i centri economici più importante d’Europa. La città dell’Aspirina è situata ad est del fiume Reno il quale formava, insieme al fiume Danubio, il confine nord orientale dell’Impero Romano. Questo fiume, totalmente navigabile, percorre ben 6 nazioni europee: Svizzera, Austria, Liechtenstein, Germania, Francia e Olanda ed ha una lunghezza di 1.326 km.

FAN MEETING POINT

A disposizione dei tifosi romanisti è stato allestito uno spazio di 600 mq presso lo Skate Park in Skateplaz Stelzenbrucke a 15 minuti a piedi dallo stadio che aprirà alle ore 19. Il nostro settore (SG- 1,2,3) è nella zona sud ovest dell’impianto. Da Colonia, in Carl Duisburg Park sono state messe a disposizione delle navette gratuite in partenza per lo stadio: tempo stimato di percorrenza 20 minuti

STADIO

L’attuale impianto calcistico cittadino (30.210 spettatori) fu denominato Bayarena solo nel 1998, la data di fondazione risale al 1958 ed era noto come Ulrich Haberland Stadion. Chi era Herr Haberland? Fu uno dei più insigni chimici tedeschi, a soli 38 anni era direttore dell’industria chimica IG Farben che negli anni ’30 del ‘900 era la più grande casa farmaceutica del mondo.

Durante il nazismo questa multinazionale sfruttò il lavoro coatto degli ebrei relegandoli in un proprio lager privato. Non solo, negli stabilimenti della IG Farben venne prodotto il gas velenoso Zilkon B; fornito alle SS per l’eliminazione di massa nei campi di sterminio. Nel secondo dopo guerra Heberland non fu accusato di crimini nazisti nei processi contro i dirigenti dell’azienda tedesca e riuscì a salvare dallo smantellamento la Bayer (che faceva parte della IG Farben), divenendone presidente nel 1951.

Dal 1958 al 2009 lo stadio fu più volte restaurato, soprattutto nel 1979 quando la squadra, fondata nel 1904, raggiunse per la prima volta nella sua storia la Bundesliga. L’attuale impianto include un immenso parcheggio sotterraneo, un hotel con 200 stanze tutte vista stadio, ristoranti, sede di pronto soccorso e la sede societaria. Molti tifosi giallorossi ricorderanno che fu questo lo stadio in cui giocarono 3 calciatori brasiliani che poi passarono all’AS Roma: Paulo Sergio che vi giocò dal 1993 al’97, totalizzando 121 presenze e 47 gol. Emerson, dal 1997 al 2000 con 82 presenze e 11 gol, infine il difensore Juan dal 2002 al 2007 che indossò la casacca rosso nera 139 volte segnando 10 gol. Sempre in questo stadio chiuse la sua carriera l’indimenticabile Rudi Voeller con 62 presenze e 26 gol tra il 1994 e il ’96.

COSA VEDERE

Leverkusen è una città totalmente moderna e priva di attrazioni turistiche, non viene nemmeno menzionata nelle guide al pari di Dortmund. Nonostante ciò a pochi km di distanza sorgono città che meritano di essere visitate per la loro importanza storico archeologica.

Suggeriamo però una breve visita alle città vicine.

Colonia: Castrum romano fondato nel 16 a.c per l’esercito impegnato a fronteggiare le tribù germaniche a est del fiume Reno. Nel 50 d.c fu innalzata a capitale della nuova provincia della Germania Inferiore mantenendo notevole importanza anche nel medioevo fino all’età moderna.

Il municipio di Colonia è il vero museo della città, con più di 900 opere e documenti che ripercorrono la storia di Colonia fino al 1900.

Il Duomo è uno degli esempi più riusciti di cattedrale gotica, maestosa e altissima (la guglia più alta misura 157 metri), tra le poche che non è stata distrutta dai bombardamenti aerei dell’ultima guerra. Questo luogo sacro viene visitato ogni anno da più di 8 milioni di turisti ma anche da pellegrini perché all’interno sono custodite le reliquie dei Re Magi ivi portate dall’Imperatore Federico Barbarossa, nonno di Federico II.

Il Museo Archeologico è una grandissima collezione di resti archeologici romani, uno dei più ricchi del genere, da fare concorrenza a molti musei della nostra penisola.

Il Ludwig Museum invece è la più grande collezione di opere di Pablo Picasso, inferiore solo al museo di Barcellona.

BONN: La città dove nacque nel 1770 Ludwig van Beethoven, andate a visitare la casa natale, oggi è un museo tutto dedicato all’indimenticabile Maestro. Bonn fu capitale della Repubblica Federale Tedesca dal 1949 al 1990 e nel ‘700 era un centro ricchissimo e vivo culturalmente. Testimonianza degli antichi splendori sono il Municipio Vecchio che è un gioiello di stile Rococò, come la maestosa Scala Santa della Kreubzergkirche. La città possiede la bellissima regia o castello Poppelsdorf, costruita per il principe elettore del Sacro Romano Impero nel 1717; Oggi è sede dell’Università, del museo civico e di un giardino botanico.

AQUISGRANA: preferita dai romani per la sua vicinanza alle terme, vi soggiornò a lungo l’imperatore Adriano, nel 124 D.C., godendo delle sue acque. Agli albori del medioevo fu scelta da Carlo Magno quale residenza invernale, lui da Aprile a Settembre era sempre in guerra, nel 786 D.C. fece erigere un sontuoso palazzo e la Cattedrale che ancora conserva le sue spoglie all’interno di un preziosissimo sarcofago nella Cappella Palatina . Questo luogo è una meta turistica e un luogo che accoglie molti pellegrini ogni anno in quanto conserva numerose reliquie. Tutti sono desiderosi di ammirare le decorazioni della cattedrale e rendere omaggio al primo imperatore del Sacro Romano Impero.

Il municipio è un altro gioiello in stile gotico, ampiamente affrescato all’interno con scene di Carlo Magno. Numerose sono le stanze dipinte in stile barocco che ospitano una vasta collezione di miniature carolinge.

Come Colonia e Bonn anche Aquisgrana possiede un centro storico ricco di storia. Camminando lungo le strade possiamo incontrare vecchi edifici medievali e palazzetti settecenteschi, belvedere e resti delle antiche mura cittadine ma anche storiche birrerie che dal medioevo sono sempre lì.