Atmosfera carica di tensione quella che si respira sia fuori che dentro lo stadio Olimpico. La posta in palio per il derby cittadino numero 164 è più alta del solito e porta con sé ansie e preoccupazioni potenziate.
Contrariamente alle aspettative è la Lazio che parte decisa, mentre la Roma come contro la Juventus impiegherà 25’ prima di entrare in partita; le battute iniziali sono caratterizzate da una stupida ammonizione di Paredes al 4’ con conseguente punizione pericolosa sul lato corto destro dell’area giallorossa. Ne scaturisce un cross su cui si avventa indisturbato Romagnoli che colpisce di testa a pochi passi dalla porta, Svilar si presenta subito sfoggiando un riflesso e una reazione da campione.

La partita è accesa e piena di scontri in ogni zona del campo, i giocatori di entrambe le squadre non fanno niente per semplificare il lavoro dell’arbitro Sozza.
Degna di nota la conclusione di Lorenzo Pellegrini su angolo battuto da Paredes al 17’, la conclusione al volo del Capitano romanista chiama alla deviazione ancora in angolo Mandas. Ci vuole invece ancora un super Svilar per fermare la conclusione ravvicinata di Isaksen, il giocatore danese ubriaca la difesa giallorossa liberando da posizione defilata un forte tiro sul primo palo.
La Roma prende in mano la gestione della partita ma non riesce mai ad impensierire seriamente la difesa avversaria, la posizione a sorpresa di Saelemaekers alto sulla fascia sinistra non ha nel primo tempo portato i benefici auspicati da Mr. Ranieri, soprattutto Angeliño è sembrato più frenato nella sua zona di competenza.
Primo tempo abbastanza bloccato che ha vissuto di qualche flebile fiammata, lo 0-0 dei primi 45’ non può soddisfare nessuno. Nell’intervallo Ranieri lascia negli spogliatoi Paredes per Cristante, difficile che il numero 16 giallorosso potesse portare a termine la partita senza un secondo giallo.
E così la ripresa si apre come peggio non poteva. Dopo appena un minuto si ripete la stessa scena del primo tempo, punizione dalla trequarti di Luca Pellegrini che trova ancora una volta Romagnoli libero di colpire di testa, questa volta Svilar non può opporsi e padroni di casa in vantaggio;
Brutto il buco difensivo giallorosso, Çelik e Mancini hanno permesso al capitano laziale di inserirsi in modo indisturbato tra le maglie della difesa.
La rete è la scintilla che aumenta ancora di più le tensioni e le scorrettezze in campo; i giallorossi sono molto nervosi ma provano a reagire immediatamente allo svantaggio. Al 53’ è Mandas a salire in cattedra, parata incedibile del portiere greco sul colpo di testa di Mancini.
Ranieri interviene al 58′ inserendo Shomurodov per Pellegrini, un’altra brutta serata per il Capitano giallorosso; la partita adesso è più viva, le squadre hanno “mollato” i freni e si affrontano a viso aperto creando situazioni interessanti da entrambe le parti.

Al 59’ Svilar devia in angolo un tocco di testa di Guendouzi, dopo pochi minuti è Çelik che cerca la via della porta senza impensierire però Mandas; ribaltamento di fronte e Zaccagni con la classica conclusione a giro dalla destra sfiora il palo.
La Roma cresce in personalità e nella qualità di palleggio. Succede così che in un’azione di transizione Soulé intercetta un pallone di Saelemaekers per Koné lasciando partire di prima intenzione un sinistro magico che disegna una traiettoria meravigliosa che bacia la parte interna della traversa per atterrare alle spalle dell’incolpevole Mandas.
Rete spettacolare del giocatore argentino che trova la sua quarta rete in giallorosso proprio nel derby, entrando di diritto nell’olimpo dei tifosi giallorossi.
Anche Baroni capisce che è necessario cambiare qualcosa, le fatiche di coppa iniziano a farsi sentire e inserisce Pedro e Dia; e proprio lo spagnolo ha una buona occasione al 74’ quando recupera un pallone controllato male da Saelemaekers impegnando Svilar in tuffo sulla sua sinistra.
I giallorossi adesso sono padroni del campo ma è la Lazio ad avere un’altra clamorosa doppia occasione quando su cross dalla destra Ndicka rischia un clamoroso autogol, super-Svilar para anche questa ed è lestissimo a ribattere anche la conclusione ravvicinatissima di Dia. Che portiere fantastico Mile Svilar!!!

Padroni di casa un po’ sulle gambe negli ultimi 10’ di partita ma i giallorossi non riescono ad approfittarne; incredibili le sceneggiate dei giocatori biancocelesti ad ogni contatto, Luca Pellegrini su tutti è la rappresentazione dei complessati dal 1900.
Finisce in pareggio un derby ad altissima tensione che allontana un po’ entrambe le squadre dal quarto posto. Ancora una volta il migliore della Roma è il portiere e già questo potrebbe bastare per riassumere la partita; mentre il pareggio con la Juventus può essere considerato un punto guadagnato, l’occasione che si presentava in questo derby imponeva un atteggiamento diverso fin dal principio.
Impalpabile la prestazione di Lorenzo Pellegrini, ancora una volta fuori dalle geometrie della squadra e incapace di incidere con qualche giocata importante; deficitaria anche la prestazione di Paredes, condizionata dal suo stesso atteggiamento e da un cartellino inaccettabile dopo appena 4’.
Si allunga ancora la striscia dei risultati utili consecutivi arrivando a 16, la sensazione però è che questa squadra abbia già dato il massimo e che abbia bisogno di subire un gol per iniziare a giocare (Como e Juve). Oltre all’immenso Svilar è d’obbligo citare Soulé, la bellezza della sua rete sarà vista e rivista in tutto il mondo per lungo tempo.
La zona Champions è adesso a 5 punti ma è necessario iniziare a tenere d’occhio i punti che separano la Roma dall’Europa League; il Bologna è a tre punti e nella prossima giornata affronta in casa l’Inter, la vittoria contro il Verona a questo punto è obbligatoria per tenere vive tutte le speranze.
Complimenti ancora una volta ai ragazzi della Curva Sud, coreografia sontuosa che “gli altri” non possono neanche immaginare.
Luca Panno – Roma Club Parma
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