TROPPA JUVE PER UNA ROMA MAI PERICOLOSA. SERVIVA UNA VITTORIA GIALLOROSSA PER TENERE APERTO ALMENO IL DISCORSO “SECONDO POSTO”, È ARRIVATA UNA BRUTTA SCONFITTA.
Inizia il girone di ritorno della “Poule scudetto” della Serie A femminile eBay 2024-25, mancano quindi cinque giornate alla fine (solo quattro partite per squadra, una giornata si riposa a turno), e la Roma scende in campo al Tre Fontane rinfrancata dall’ottima vittoria contro la Fiorentina prima della pausa nazionali.
L’obiettivo è chiaramente di battere la Juventus, non tanto per sperare in una rimonta in classifica ormai tenuta aperta solo dalla matematica, ma per sorpassare l’Inter al secondo posto nella giornata in cui le nerazzurre non scendono in campo.
Alle spalle la Roma si sente ormai coperta, dopo la vittoria di ieri del Milan sulla Fiorentina (un roboante 5-3) le Viola ormai non sono più un’insidia. Ora si tratta finalmente di ingranare e scalare posizioni.
Con l’ennesimo infortunio che ha bloccato nuovamente Viens pochi giorni prima del match, Mister Spugna schiera le stesse undici dell’ultima volta, quindi Ceasar tra i pali (Kresche ancora infortunata), difesa titolare con Di Guglielmo, Linari, Minami e Thøgersen, centrocampo in cui si ripropone la fiducia a Pandini con Giugliano e Kühl, mentre il tridente d’attacco Pilgrim-Giacinti-Haavi, parte stavolta invertito rispetto all’ultimo match, e quindi con la svizzera a destra e la norvegese a sinistra – entrambe comunque con licenza di svariare fascia.
Miste Canzi (confermato anche per il prossimo anno sulla panchina bianconera) arriva a Roma con l’intenzione di riscattare la sconfitta last-second con l’Inter, francamente immeritata e dovuta ad un rigore più che discutibile – ma sentire gli juventini lamentarsi per un rigore fa ridere chiunque conosca un minimo di storia del calcio italiano. Prossima puntata: la banda della Magliana si lamenta perché non funziona l’illuminazione stradale davanti casa.
In campo va quasi tutta la formazione titolare, con PPM in porta, Salvai centrale, fasce presidiate da Thomas e Boattin, le nazionali Girelli e Cantore davanti, e i neo-acquisti Godø e Brighton in mediana. Fa riflettere vedere le ultime arrivate di gennaio in casa bianconera in pianta stabile nella formazione titolare, quando il mercato giallorosso ha portato soltanto giovani promesse che non vedono praticamente mai il campo.
Nota importante: arbitra Maria Sole Ferreri Caputi, quindi una direttrice di gara che arriva direttamente dalla CAN A. Segnale chiaro della FIGC, per far crescere tutto il movimento del calcio femminile, si deve alzare anche il livello degli “giacchette nere” (con una definizione d’antan).
Si parte, ed è la Juve a fare subito la voce grossa: nemmeno 60 secondi e Cantore scatta sulla fascia imprendibile per la difesa romanista, mette al centro un cioccolatino che Brighton deve solo scartare con la porta praticamente spalancata, ma l’americana manda di poco a lato.
Roma fortunata, ma che non riesce a fare tesoro del pericolo scampato. La Juve resta saldamente al comando del gioco, pressando alta, arrivando sempre prima sulle seconde palle, e non permettendo alla Roma di dare profondità alla manovra.
E così, al 9’, Godø ha tutto il tempo di ricevere palla al limite dell’area, aggiustarsela sul destro, e lanciare una parabola insidiosa che sorprende Ceasar all’angolino basso baciando il palo: Roma-Juve 0-1. Primo gol in serie A per la norvegese.
Per vedere la Roma in avanti si deve aspettare il 30’, con un lancio per Giacinti che si gira bene ma non riesce a sorprendere Peyraud-Magnin.
Roma sempre molto macchinosa nella manovra: si appoggia molto a Kühl, che gioca una grande quantità di palloni ma senza trovare alcun guizzo. Giugliano invece praticamente non pervenuta nella prima frazione.
Al 31’ il patatràc che non ti aspetti: Linari rischia un retropassaggio sulla pressione di Cantore, ma la compagna in azzurro gliela porta via, per trovarsi da sola davanti a Ceasar e scagliare una sassata sotto la traversa. Raddoppio Juve, su papera dell’esperta centrale giallorossa.
Nel secondo tempo la Roma cerca di aumentare i giri, ma l’elevato possesso palla (a fine gara sarà il 70% in favore delle giallorosse) resta sterile.
Al 59’ Spugna tenta di scuotere la squadra mettendo Dragoni, Corelli e Troelsgaard per Pandini, Pilgrim e Linari (chiara la bocciatura per Henshaw, visto che si preferisce adattare una mediana come Sanne).
E dopo pochi secondi già si vede un po’ di profondità, con ancora un lancio per Giacinti che stavolta arriva a destinazione, per un’altra girata della numero 9 verso la porta, nuovamente parata.
Al 73’ Giugliano su punizione disegna un arcobaleno verso l’incrocio avversario, che solo un grande guizzo di Peyraud-Magnin disinnesca in angolo, per l’ennesimo giro dalla bandierina romanista (6 a 2 il conto finale dei corner).
Finalmente all’83’, sul centesimo lancio in profondità per Giacinti (a dimostrazione che con la manovra palla a terra oggi la Roma non riusciva a giocare), stavolta di Troelsgaard, l’attaccante trova la girata decisiva e batte l’estrema bianconera! Cinquantesimo gol in giallorosso per la Vale nazionale, e Roma che dimezza le distanze: 1-2.
Il forcing finale giallorosso è disperato, ma non sortisce l’effetto invocato dai tifosi (anche oggi numerosissimi al Tre Fontane).
Ci prova Haavi all’87 da fuori, alto di un pelo. Poi, al 95’ c’è l’azione più limpida degli ultimi minuti: lancio per Giacinti che prolunga per la neo-entrata Glionna, la numero 18 si allarga, finta il tiro ma poi la mette di tacco per l’accorrente Corelli; purtroppo il tiro della ragazza di Roma finisce di poco alto. La sensazione era che avrebbe dovuto tirare Glionna stessa.
La partita finisce qui, e finisce qui anche ogni discorso riguardante lo scudetto per la Roma, che dunque abdica dal suo titolo di Campione d’Italia.
Per la Juve non è ancora matematico il primo posto, ma solo perché l’Inter resta a dieci punti con quattro partite da giocare. Però la vittoria potrebbe arrivare già venerdì prossimo nello scontro con il Milan a Biella, oppure l’indomani durante Inter-Roma (sabato 19 aprile, ore 15:00) – che invece resta l’ultimo appello per la squadra di Mister Spugna per ambire almeno al secondo posto.
Intanto, la FIGC ufficializzerà in settimana il formato della prossima edizione: oltre alle dodici squadre nella massima serie, molto probabilmente non ci saranno più le due “Poule”. Si parla di play-off, ma vedremo cosa verrà comunicato a giorni.
FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!
Lorenzo Avenali – Lupi di Londra
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