DDR Primo passo falso

LECCE, ITALY - APRIL 01: Houssem Aouar of Roma shows his dejection during the Serie A TIM match between US Lecce and AS Roma - Serie A TIM at Stadio Via del Mare on April 01, 2024 in Lecce, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

a cura di Gianni C. – Roma Club Parma

Tredici giorni di pausa dal campionato con i vari impegni delle nazionali che hanno inciso negativamente sul rendimento dei singoli ed infermeria sempre piena.

Questo è il carico con cui la Roma si è presentata al Via del Mare di Lecce nel giorno di Pasquetta.

I giallorossi romanisti, ancora orfani di Abraham, quasi pronto al rientro, a cui si è aggiunto anche Azmoun che molto probabilmente lo si vedrà a maggio e Spinazzola oltre a Dybala a mezzo servizio, hanno dovuto fare i conti anche con la squalifica di Pellegrini.

Curiosamente, il paziente inglese e quello portoghese ieri pomeriggio erano in panchina e non in infermeria.

Al netto delle varie vicissitudini di salute che tengono in apprensione tutti i tifosi romanisti dal lunedi al sabato, a tenere banco in questo periodo dedicato alle nazionali c’è stato il sexgate giallorosso.

La stampa ha cercato in tutti i modi di destabilizzare l’ambiente cercando di ricamare su una normale causa di licenziamento che accade in tutte le aziende facendola passare per qualcosa che non è.

Ricatto sessuale, ricatto morale, violazione della privacy, appropriazione indebita e quant’altro sono i vari titoli di giornale che si sono succeduti in questi giorni lontano dal campionato.

La magistratura farà chiarezze a breve e allora anche i più pallidi riflettori si spegneranno sulla questione.

Il campo invece, ci ha restituito una Roma poco concreta e combattiva che ha subito la pressione a centrocampo dei giallorossi leccesi.

Gotti, da poco sulla panchina leccese, ha saputo compattare l’ambiente dando alla squadra le giuste indicazioni per condurli alla matematica salvezza.

De Rossi conscio del problema, in mezzo al campo dettato dall’assenza di Pellegrini oltre che di Dybala, ha cercato di sopperire all’aggressività salentina sulle seconde palle, disegnando un centrocampo muscoloso con Bove e Cristante a proteggere Paredes.

Lukaku isolato là davanti con alle sue spalle un volenteroso Baldanzi e un impercettibile Zalewski hanno provato in tutti i modi a scardinare la retroguardia del Lecce composta dai centrali Baschirotto e Pongračić.

L’altro protagonista di giornata però è stato l’arbitro Marcenaro della sezione di Genova.

Se era stato etichettato da Mourinho come un arbitro emotivamente instabile a dirigere la partita Sassuolo Roma dello scorso dicembre ieri ha sfoderato un’altra prestazione che lascia l’amaro in bocca.

Nel primo tempo non vede un fallo su Angelino in piena area di rigore, ammonisce Ndicka al primo fallo, unico diffidato in vista del derby di sabato e soprattutto non vede un rigore nella ripresa su Zalewski e un fallo di Pongracic su Lukaku al limite dell’area.

Al netto delle attenuanti sopra elencate, la Roma dopo tredici giorni, gioca la partita più brutta dell’era De Rossi.

Squadra con poco mordente, centrocampo lento e poco aggressivo e giocatori a tratti mai in partita.

De Rossi commette il primo passo falso della sua gestione e nonostante nella ripresa abbia provato a correrei ai ripari con l’ingresso di Dybala e finalmente Çelik per Karsdorp oltre che El Shaarawy per Zalewski il risultato non è cambiato.

Le note positive sono arrivate da Angeliño, palo per lui su punizione e dalle doti di El Shaarawy che di tacco ha liberato Aouar che ha calciato su Falcone.

Pesano tantissimo gli errori di Dorgu, Piccoli, Banda, Sansone e Oudin che avrebbero potuto cambiare la partita in favore dei salentini .

La Roma esce dal Via del Mare con la consapevolezza che deve ritrovare la lucidità e l’aggressività mostrata all’inizio della gestione De Rossi altrimenti il cammino per la Champions si complicherà irrimediabilmente.

Sabato infatti i giallorossi avranno il Derby e proprio quella partita è vietato perderla.

Forza Roma!