Atmosfera delle grandi occasioni quella che si respira all’Olimpico nella notte di Roma – Juventus. Prima dell’inizio della partita c’è stato il bellissimo ed emozionante omaggio della Curva Sud dedicato al bomber Pruzzo; fresco del settantesimo compleanno il centroavanti giallorosso degli anni ’80 si è recato sotto la curva dove ha ricevuto la giusta ovazione.

La partita invece regalerà poche emozioni e quasi tutte concentrate nei primi 45’.
Inizio di grande difficoltà per i giallorossi. La Juve parte convinta e chiude nella propria metà campo la Roma per i primi venti minuti anche se l’unica vera occasione è un tiro pericoloso di Weah al terzo minuto che chiama subito Svilar alla deviazione in angolo.
La Roma non riesce a gestire il pallone e si affida continuamente a lanci lunghi che si perdono nel vuoto; il possesso palla della Juventus in questa prima parte di gara è dell’80%!!!! La Roma sembra una lontana parente di quella vista nelle ultime settimane, forse i risultati del pomeriggio e il cambio di modulo hanno “infastidito” in qualche modo i giocatori che non riescono a trovarsi.
Bisogna arrivare così al 24’ per vedere la Roma affacciarsi in area avversaria, Dovbyk difende finalmente un pallone al limite dell’area e serve Cristante che a tu per tu con Di Gregorio perde un tempo per poi calciare addosso al portiere avversario; la partita si anima e le occasioni si moltiplicano da entrambe le parti.
Al 26’ Weah controlla a lungo il pallone sulla destra per poi effettuare un cross preciso che trova Nico Gonzales libero di colpire di testa, Svilar ancora una volta conferma le sue doti e vola togliendo la palla da sotto il sette, la traversa poi completa il salvataggio. Dieci minuti ed El Shaarawy pareggia il conto dei pali anticipando Kalulu di testa su lungo lancio di Soulé.

E quando sembra che la Roma possa prendere in mano la partita arriva la doccia fredda per i 70.000 dell’Olimpico. La squadra si fa trovare completamente scoperta sulla fascia sinistra, McKennie porta velocemente palla servendo l’accorrente Kalulu che arrivato sul fondo mette in mezzo, respinta della difesa e tiro al volo di Locatelli dal limite dell’area che rimbalza due volte prima di infilarsi in rete.
Primo tempo che si chiude quindi con la Roma in svantaggio come era successo in precedenza con il Como, la sensazione però è che la Juventus ne abbia di più; la squadra di Tudor ha coperto molto bene ogni zona del campo creando diversi grattacapi alla difesa giallorossa.
Ma come sempre da diversi mesi a questa parte, ci pensa Claudio “Potter” Ranieri a sistemare le cose con una magia delle sue. Il secondo tempo si apre con l’uscita di Hummels per Shomurodov e il ritorno al classico modulo del 3-4-2-1; tre giri di lancette e la Roma trova il gol del pareggio.
Dovbyk riceve palla subito fuori l’area di rigore e appoggia velocemente per il nuovo entrato, la difesa bianconera chiude in extremis in calcio d’angolo; dalla bandierina Soulé pennella dolcemente per la testa di Ndicka, Di Gregorio si allunga sulla destra e respinge sui piedi di Shomurodov che da due passi insacca. Magia compiuta e partita che si riapre improvvisamente.
Il pareggio sembra il preludio ad un secondo tempo di fuochi d’artificio e invece la partita inizia a spegnersi sempre di più con il passare dei minuti; nel periodo che porta fino al 93’ ricordiamo solo un’imbucata interessante di Nico Gonzales per McKennie che non sorprende Svilar, e un lungo lancio di Çelik dalla difesa che mette Gourna-Douath nelle condizioni di presentarsi davanti al portiere ma il giocatore francese controlla male il pallone e si fa anticipare in rimonta dai difensori juventini.

Le due squadre non vogliono farsi male e si accontentano del pareggio anche se il sapore di questo punto è diverso per i tifosi delle due eterne nemiche; in realtà anche i tifosi giallorossi dovrebbero essere contenti nonostante le premesse fossero di tutt’altro tipo, ma la Roma bruttina vista stasera in altre occasioni sarebbe tornata a casa con zero punti.
Ancora una volta le parole giuste sono quelle usate da Ranieri al termine del match: “quando si capisce che non puoi vincere l’importante è non perdere”. La rete di Shomurodov tiene intatte le speranze per la corsa al quarto posto, era difficile prima e rimane difficile adesso, domenica prossima arriva una nuova sfida che potrebbe dare una risposta definitiva sulle nostre reali possibilitĂ : il Derby!
Sarà una settimana lunga e carica di tante tensioni, la squadra di Baroni giovedì sarà impegnata anche nella lunga trasferta in terra di Norvegia per i quarti di finale di Europa League, e chissà che per una volta non possa essere la Roma ad approfittare di sette giorni pieni per preparare come si deve la straccitadina.
Chi tifa Roma non perde mai!
Luca Panno – Roma Club Parma
La Roma ha meritato il punto che, al termine del primo tempo in cui Juventus ha tenuto il campo come non si vedeva da molti anni, sembrava impossibile da prendere. Dopo l’intervallo la difesa bianconera è rimasta negli spogliatoi e i giallorossi hanno raggiunto il pareggio. Tudor ha detto di essersi affidato (o fidato?) allo schema difensivo che la squadra ha adottato dall’inizio del campionato, Ranieri ha letto bene la partita (come sempre) e ha trovato la mossa vincente. C’è da augurarsi che il prossimo tecnico romanista abbia le stesse capacità , caratteristica che in pochi hanno. Ranieri, in un ruolo o nell’altro, dovrà rappresentare la continuità . Altrimenti sarà un nuovo anno zero.