a cura di Gianni C. – Roma Club Parma
I Giallorossi escono dalla BayArena sapendo di aver dato tutto e di aver fatto il possibile per raddrizzare il risultato.
Ma come dei macigni sono pesati gli errori individuali, soprattutto quello di Karsdorp nella partita d’andata.
Il Bayer Leverkusen al termine delle due gare, per onestà sportiva, ha meritato di andare in finale ma c’è da dire che la Roma non è stata al di sotto di una squadra che non perde da quarantasei partite e che ha vinto la Bundesliga.
E questo deve far riflettere alla dirigenza romanista perché ha trovato un allenatore in gamba che prepara bene le partite anche in campo europeo e che con una rosa più adeguata sarebbe potuto andare più lontano di così.
Ora la Roma avrà davanti a sé tre finali da giocare contro la corazzata Atalanta, capace di strapazzare il Marsiglia ieri sera 3 a 0 e guadagnarsi meritatamente la finale di Europa League, Genoa ed Empoli impegnato nella lotta salvezza.
Solo battendo queste tre squadre i giallorossi si potrebbero matematicamente assicurare un posto in Champions l’anno prossimo.
Vi è però un piano b che prevede la vittoria dell’Atalanta in Europa League, il contemporaneo quinto posto dei bergamaschi in campionato e la Roma al sesto posto. Questa situazione garantirebbe ai giallorossi di andare lo stesso in Champions.
Al di là dei conti matematici e delle supposizioni teoriche che molti tifosi giallorossi faranno da qui a fine campionato la Roma come sempre è padrona del suo destino.
Ieri sera i giallorossi, spinti da due mila sostenitori presenti alla BayArena, hanno offerto una prova di grande carattere e cuore, rimontando lo svantaggio della gara d’andata grazie a due rigori netti trasformati da Paredes.
Un grande Svilar ha tenuto in piedi la squadra fino all’errore che ha provocato l’autogol di Mancini.
Anche Smalling ha le sue responsabilità nell’azione perché non protegge l’uscita del portiere dall’arrivo dell’attaccante del Bayer Leverkusen.
Sul due a uno la partita ha preso un altro piega perché con le poche energie rimaste la Roma si è buttata all’attacco e si è esposta al classico contropiede dei velocisti del Bayer, proprio ciò che volevano e il pareggio è arrivato quasi matematicamente.
Da un punto di vista tecnico ciò che è piaciuto della Roma è stata la tenacia difensiva e la tenuta del campo.
L’infortunio di Spinazzola dopo pochi minuti pareva aver complicato le cose, invece, lo spostamento di El Shaarawy (generosissima la sua prova) in raddoppio su Frimpong ha di fatto azzerato la pericolosità della corsia destra del Bayer.
Zalewski per l’ennesima volta ha dato prova di immaturità difensiva e di preferire giocare sulla fascia destra.
Altro giocatore che ha dimostrato poco sacrificio è stato Lukaku. Il belga probabilmente ha capito che a fine anno non verrà riscattato dalla Roma e per tutta la partita è sembrato abulico dal gioco giallorosso creando spesso distanza col centrocampo e non andando quasi mai a pressare il portatore di palla rossonero.
A De Rossi va impuntato l’aver sbagliato i cambi; errore già evidenziato dopo la partita con la Juventus.
Se Zalewski per Spinazzola poteva essere quello logico perché il polacco ha più corsa rispetto a Çelik è parso quasi inspiegabile il cambio di Pellegrini, faro del gioco offensivo romanista con Smalling, e il non aver sostituito Abraham con Lukaku per le motivazioni sopra descritte.
L’inglese, anch’esso fuori dalle grazie della presidenza romanista e anche da quelle dei tifosi, pare aver smarrito la sicurezza difensiva dell’anno scorso e probabilmente al suo posto andava inserito al massimo Llorente che quest’anno ha disputato un’ottima prima parte di stagione.
Il risultato di 2 a 2 ha sancito il passaggio del turno da parte del Bayer grazie soprattutto alla vittoria dell’andata a Roma.
L’arbitro Makkelie ha interpretato abbastanza bene la gara avendo concesso il primo rigore per la Roma direttamente dal campo ma ricorrendo al Var per il secondo che oggettivamente non era scontato vedere ad in presa diretta.
Stupisce la distribuzione di gialli dopo l’infortunio di Spinazzola; il fischietto olandese ha ammonito in maniera casuale i contatti che si sono venuti a creare per il gesto antisportivo di Frimpong che non ha gettato via il pallone pur avendo visto il giallorosso a terra.
Altro gesto abbastanza brutto del ragazzino olandese è stato quello di schernire la panchina romanista dopo il 2 a 1 e addirittura richiamare De Rossi durante la sua sostituzione con un plateale “me and you” negli spogliatoi.
Quarto uomo e arbitro non hanno comminato nessuna sanzione nei confronti di Frimpong per l’antisportività.
Sempre restando in tema di antisportività, al termine della partita, il Siviglia ha pensato bene di fare un post per congratularsi con il Bayer per aver battuto la Roma.
Purtroppo gli spagnoli non brillano per intelligenza ed eleganza e con questo post dimostrano la consapevolezza del favore arbitrale ricevuto l’anno scorso.
La Roma non può più permettersi distrazioni e De Rossi dovrà scegliere gli uomini migliori da mettere in campo a partire da domenica dove giocherà sicuramente Dybala che ieri non ha preso parte alla gara per un affaticamento muscolare.
C’è una delle tre finali da vincere!
Forza Roma
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