La trasferta ligure della Roma si rivela un autentico disastro.
Gli uomini di Mourinho cadono 4-1 contro il Genoa e restano a soli 5 punti in classifica dopo 6 partite di campionato.
A nulla serve la rete del momentaneo pareggio di Cristante, uno dei pochi a salvare la faccia in una serata da dimenticare.
E pensare che dopo la vittoria contro l’Empoli (7-0) e il pareggio a Torino (fino all’85esimo la Roma era in vantaggio) tutti pensavano ad una Roma in crescita, ma a Marassi i tifosi romanisti hanno vissuto un incubo (nella storia purtroppo ne abbiamo vissuti parecchi) contro la neopromossa Genoa che durante il match ha collezionato 4 tiri ed altrettanti goal. Con l’esultanza selfie di Junior Messias (mancava solo lui a prenderci in giro).
Il colpevole numero uno in questo orribile inizio stagione, sia per la stampa romana (mai stata obiettiva ed onesta nei confronti del mondo Roma), sia per i “tifosi virtuali” (parliamo di social media) è Jose Mourinho, accusato di non aver mai dato un “gioco” alla Roma.
Lo Special One è rimasto nella Capitale per onorare il suo ultimo anno di contratto e rispettare il patto con la sua “famiglia“. Ma con quali motivazioni? L’estate, in questo senso, qualche risposta l’aveva già data. Un Mourinho «diverso» si è detto, più pacato, riflessivo e meno polemico. Ma proprio quest’atteggiamento probabilmente sta presentando il conto a lui e alla squadra. La pressione sulla società calata dopo le richieste di Budapest, il mercato vissuto quasi con passività e accettazione di scelte e tempi prolungati visto che c’era una stagione da affrontare. Quel Mou combattivo, sempre sul piede di guerra e, soprattutto, in costante pressione per ottenere rinforzi ha lasciato spazio al profilo basso che però evidentemente potrebbe aver influenzato il gruppo.
Rialziamoci insieme ora.
“Non sono io il problema della Roma. Resterò qui fino all’ultimo giorno. A Genova mi aspettavo continuità“
In quest’ articolo parlerò poco o nulla sulla tattica e la probabile formazione che la Roma manderà in campo, perché il modulo conta molto poco in questa situazione.
Contano gli uomini, l’orgoglio, la Maglia, quindi rialziamo la testa insieme.
L’avversario sarà un’altra neopromossa il Frosinone dell’ ex Eusebio di Francesco, che da quasi 4 anni parla solo del suo passato come allenatore nella Roma malgrado i quattro esoneri consecutivi (Roma, Samp, Cagliari, Verona)
Sarà una partita molto delicata, in un momento brutto, ci vuole una Roma coraggiosa e, soprattutto, ci vuole un ambiente compatto.
Passiamo alla formazione: nonostante il non perfetto inizio di campionato, in porta dovrebbe essere confermato Rui Patricio. In difesa Mancini e N’Dicka sono scelte obbligate e Cristante potrebbe completare il terzetto. A destra spazio per Rasmus Kristensen con a sinistra Spinazzola che rimane favorito su Zalewski.
In mediana, vicino a Paredes, spazio per Edoardo Bove e Houssem Aouar.
Dietro a Romelu Lukaku possibile riposo per Paulo Dybala con Lorenzo Pellegrini e Stephan El Shaarawy.
Arbitra Marchetti, al VAR Abbattista.
Sempre Forza Roma!
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